Una fogliata di libri
Notizia del disastro
La recensione del libro di Roberto Alajmo edito da Sellerio (232 pp., 14 euro)
Raymond Chandler sosteneva che i poliziotti non dicono mai addio, Roberto Alajmo conferma che nemmeno gli scrittori ne sono in grado (e per fortuna), soprattutto quando si ritrovano coinvolti in storie difficili da accettare come da raccontare, fatte di destini incoerenti e drammatici.
Notizia del disastro, ripubblicato da Sellerio dopo la prima edizione del 2001, è al tempo stesso un romanzo e un’indagine giornalistica al cui centro ruota la vicenda tragica del disastro di Punta Raisi del 1978. Poco dopo la mezzanotte del 23 dicembre, il volo Alitalia 4128 cadde nel mar Tirreno a pochi chilometri dall’aeroporto, più di cento i morti. Una tragedia dimenticata, schiacciata dalla successiva strage di Ustica del 1980 con cui spesso viene confusa.
Nel suo romanzo, Roberto Alajmo non entra nel merito della tragedia che è segnata da contraddizioni e aspetti oscuri come è spesso tipico dei fatti italiani, ma ne accetta l’assurdità. La sua indagine va invece alla ricerca delle persone che ne furono attraversate. Chi erano e come vivevano, chi erano i loro amici, chi i genitori, chi i figli e gli amanti. Da dove venivano e verso dove erano proiettati: città, lavori e speranze. Una vera Spoon River con cui Alajmo traccia i destini coinvolti restituendo giorni e vita a quelle storie disparate e disperse. La tragedia di Punta Raisi diviene così lo strumento possibile, la lente d’ingrandimento per raccontare un paese e la sua epoca, quel 1978 che già ne aveva viste di tutti i colori e che oggi appare sempre più come un anno nodale per la storia della Repubblica. Notizia dal disastro è un romanzo teso alla vita e alla sua irriducibilità, capace di abbattere l’ombra della morte rievocando la vita minuta. La quotidianità di persone più o meno comuni che hanno attraversato i giorni lasciando un’impronta, magari anche impercettibile, non conta. Perché proprio quel segno, quella memoria di passo, ci parla ancora.
Il racconto di un mondo in parte scomparso, eppure vivido e umanissimo, che Alajmo trasforma in una memoria necessaria. Il ritratto di un’Italia che non manca di ironia, bizzarrie di un tempo fatto di altri obblighi, ma anche di libertà oggi impensabili, spazi intimi di diversa misura e di un candore oggi inconcepibile. Alajmo si muove con la cura che è doverosa verso esistenze altrui a cui però inevitabilmente finisce con l’intrecciarsi, e con l’autore i lettori stessi che non possono che ritrovarsi coinvolti in vite indimenticabili di un tempo ormai scaduto.
Roberto Alajmo
Notizia del disastro
Sellerio, 232 pp., 14 euro
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