UNA FOGLIATA DI LIBRI
Il cielo sceso in terra. Le radici medievali dell'Europa
La recensione del libro di Jacques Le Goff, Il cielo sceso in terra. Le radici medievali dell’Europa, edito da Laterza (342 pp., 16 euro)
Avent’anni dalla pubblicazione e a quasi dieci dalla scomparsa del suo autore, questo libro conserva un indiscutibile fascino. D’altra parte, che Jacques Le Goff sia stato uno dei medievisti più insigni e brillanti della seconda metà del Novecento è cosa risaputa. A rendere particolarmente significativo il saggio di cui ci stiamo occupando è lo scopo per il quale è stato scritto, che Le Goff stesso chiarisce nei termini seguenti: “Voglio … dimostrare che nel Medioevo è apparsa per la prima volta l’Europa come realtà e come rappresentazione e che questo fu il periodo decisivo per la nascita, l’infanzia e la giovinezza dell’Europa, anche se gli uomini di questi secoli non avevano l’obiettivo né la volontà di costruire un’Europa unita”.
Riguardo alla decisiva rilevanza dell’età di mezzo, Le Goff si dimostra pienamente sicuro: “Questo libro – egli afferma – tenterà anche di provare che i secoli tra il IV e il XV sono stati determinanti e che, di tutti i lasciti vitali per l’Europa di oggi e di domani, quello medievale è il più importante”. In questo contesto, l’autore situa anche la vexata quaestio delle radici cristiane del nostro continente che, come si ricorderà, fu molto dibattuta al tempo della redazione della Costituzione europea, e afferma: “Certo non si può negare l’importanza capitale del cristianesimo nella costruzione dell’Europa e nella coscienza dell’identità europea. Anche dopo l’imporsi dello spirito dei Lumi e del pensiero laico in Europa, questo fondo cristiano è rimasto, consapevolmente o inconsapevolmente, essenziale. La cristianità però è stata soltanto un episodio, per quanto lungo e molto importante, di una storia che è cominciata prima e che continua dopo il ripiegamento del cristianesimo”.
Lungo le pagine del libro, l’autore ricostruisce l’intero millenario percorso del Medioevo, da sant’Agostino e Gregorio Magno fino al Grande Scisma e a Niccolò Cusano, passando attraverso il mondo carolingio, il feudalesimo, la fioritura delle università, e giunge alla conclusione che nell’epoca medievale tutto è immerso nel religioso, tutto è incorporato (embedded) nel religioso, come ebbe a sostenere il celebre economista viennese Karl Polanyi. Quando, poi, i valori scenderanno dal cielo sulla terra, questa “strettoia” religiosa non assumerà le caratteristiche di un limite che ostacola la nascita e rallenta lo sviluppo di nuovi scenari, bensì, come sostiene Jacques Le Goff, si trasformerà sempre di più in un trampolino verso il progresso.
Jacques Le Goff
Il cielo sceso in terra. Le radici medievali dell’Europa
Laterza, 342 pp., 16 euro
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