una fogliata di libri
Astenersi principianti
La recensione del libro di Paolo Milone edito da Einaudi (144 pp., 17 euro)
Il distacco ha tante strade, tante quante sono quelle del dolore, ed entrambi troveranno sempre il modo, il tempo e la via per raggiungerci, con o senza il nostro consenso o dissenso e il nostro sentirci pronti o meno. Perché, alla fine, cos’è la vita, se non una storia di chi parte e di chi resta? Soprattutto, non è un inesorabile viaggio verso la morte? Riconoscerlo terrorizza, ma ammetterlo può – forse – confortare una nuova consapevolezza che tanto cerchiamo di allentare tra gli affanni di tutti i giorni. Paolo Milone, psichiatra, conferma di nuovo di saper parlare con estrema delicatezza anche dei temi più complessi, scomodi, faticosi e spesso evitati, come la morte. Astenersi principianti è il suo ultimo libro, un inno alla vita e un omaggio alla morte, dove pagina dopo pagina coltiva l’arte del limite e dell’accettazione della fragilità, anche la più estrema. Milone offre una riflessione ironica e profonda procedendo per frammenti, racconti, riflessioni e aneddoti per addentrarsi nel cuore di un tabù che, in fondo, è l’unica certezza. Apre alla prospettiva reale della morte con audace semplicità, scardinando la visione della nostra società che corre sempre più veloce, vive nell’ebbrezza di un eterno presente e tende ad allontanare sempre di più il senso della fine. Un punto focale semplice, ma scomodo da realizzare: avere coscienza che non esiste vita senza morte. Un tacito patto, una conseguenza ineluttabile sancita sin dalla nascita. Eppure, questo unico e comune destino di tutti gli uomini viene bestemmiato e rifuggito, perché non si può sapere quando, né come, né da dove, ma solo che sì, succederà. Ed è pensando a quel momento che entra nel nostro immaginario la figura di una donna imponente, con il mantello nero, dal viso a tratti inquietante a tratti dolce se lo si guarda dal punto di vista di un pittore, che dialoga con i personaggi del libro: li coglie di sorpresa, li attende dentro un armadio, li aspetta lungo la via di casa, cammina in silenzio lungo la spiaggia. Per quante spiegazioni alla morte si possano cercare, rimarrà sempre un mistero e Milone lo indaga e lo racconta con una prosa che è poesia, lasciando il sorriso e togliendo il fiato. Rainer Maria Rilke scriveva: “O Signore, concedi a ciascuno la sua morte: frutto di quella vita in cui trovò amore, senso e pena”. Allora, a ognuno la sua sorte, a ognuno la sua tempesta che sfronda, senza interporre battaglie e resistenze che tutti, inevitabilmente, perderemo.
Paolo Milone
Astenersi principianti
Einaudi, 144 pp., 17 euro
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