Una fogliata di libri
Al servizio segreto di Sua Maestà
La recensione del libro di Ian Fleming, edito da Adelphi (277 pp., 22 euro)
Considerato da molti il miglior James Bond mai scritto da Ian Fleming, Al servizio segreto di Sua maestà, appena riedito come tutti i romanzi di 007 da Adelphi, è un micidiale cocktail di azione e introspezione, in cui spy story e sentimento sono mescolati insieme alla perfezione. In un giorno di fine settembre “in cui l’estate sembra non dover finire mai”, troviamo Bond steso ad abbronzarsi sotto il sole della Costa Azzurra e in piena crisi esistenziale. Si trova nell’immaginaria cittadina francese di Royale-les-Eaux per il consueto pellegrinaggio annuale sulla tomba di Vesper Lynd, (apparsa in Casino Royale, unico grande amore della sua vita e morta suicida), ed ha appena rassegnato le dimissioni da agente segreto con licenza di uccidere con una lunga lettera indirizzata al governo britannico.
Perfino la spiaggia lo mette di malumore e nemmeno la vista di due ammiccanti bionde in bikini riesce a distoglierlo dai suoi cupi pensieri. L’attenzione viene però catturata da un’altra donna, che sembra essere pronta a togliersi la vita e che viene tenuta d’occhio a distanza da due loschi individui “in impermeabile e berretto scuro”. E’ l’inizio perfetto per una mirabolante avventura, tra intrighi e inseguimenti mozzafiato che, seguendo la trama del precedente Thunderball, vedrà l’agente segreto più famoso del mondo invischiato con la mafia corsa, protagonista di un’operazione sotto copertura sulle Alpi svizzere seguendo le tracce di Blofeld, il capo della temibile organizzazione criminale chiamata Spectre, ben nota ai fan di Fleming. Centrale nella storia del romanzo risulta essere inoltre la figura di Tracy, non una bond girl qualsiasi, di cui il nostro eroe, dopo averla salvata dal suicidio, si innamorerà perdutamente, quasi contrapponendola idealmente al ricordo dell’amata Vesper.
Vedremo quindi un Bond diverso, meno super-eroe della Marvel e più umano, arricchito di nuove e molteplici sfaccettature, quasi controverso. Per gli amanti del genere, Al servizio segreto di sua maestà è anche il titolo dell’omonimo film girato nel 1969 dal regista britannico Peter Hunt e unico dell’intera saga interpretato da George Lazenby, all’epoca subentrato a Sean Connery nei panni di 007. Scritto in maniera evocativa ed emozionante, il romanzo ha anche ispirato parecchie parti di “No time to die”, il capitolo conclusivo della serie cinematografica del 2021 firmato da Cary Fukunaga, quello che per l’ultima volta ha visto James Bond avere il volto di Daniel Craig.
Al servizio segreto di Sua Maestà
Ian Fleming
Adelphi, 277 pp., 22 euro
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