Una fogliata di libri

Vita e visioni. Mary Shelley e noi

Carlo Crosato

La recensione del libro a cura di Vittorina Maestroni e Thomas Casadei, Mucchi, 137 pp., 15 euro

Nato dalla collaborazione tra il “Centro documentazione donna” (Modena) e il “Centro di ricerca interdipartimentale su discriminazioni e vulnerabilità” (UniMoRe), il progetto diretto, per Mucchi editore, da Vittorina Maestroni e Thomas Casadei è ambizioso e promettente. Finora ha dato alla luce due volumi: uno dedicato a Olympe de Gouge (La dichiarazione sovversiva), il secondo a Mary Shelley (Vita e visioni), figure femminili capaci di strappare le fitte trame della storia al maschile, tutta politica e guerre, proponendosi nella loro dirompenza anticonformista. Una “storia altra”, tolta via dagli schemi maschili, parziali eppure vincenti nel loro imporsi come universali; ma anche “storie altre”, storie di donne narrate da una prospettiva di genere e, perciò, liberate dagli stereotipi di cui, per essere promosse all’onore della fama, sono state caricate dalla narrazione maschile. Si tratta di un progetto meritevole di essere diffuso fra chi si affaccia sulla vita civile adulta e, con questi strumenti, può farlo libero da pregiudizi oppressivi.

Dopo una breve presentazione del volume, una graphic novel disegnata elegantemente da Claudia Leonardi rappresenta la vita travagliata e coraggiosa della protagonista; segue una biografia essenziale e qualche estratto dai suoi scritti; la seconda parte del libro è composta da una serie di parole-chiave che il lettore ha incontrato nella lettura della biografia, trattate con una postura militante, dalla forte capacità di convincimento.

Si prenda il nuovo volume, consacrato alla scrittrice Mary Shelley, e si scoprirà che il libro per cui è a tutti nota, Frankenstein, è stato scritto in giovanissima età, durante un gioco fra amici, ed è solo uno fra i molti di cui Shelley è autrice, libri e racconti di grandissima modernità, ingiustamente misconosciuti. Ma ciò che sconvolge maggiormente è la vita dell’autrice, segnata da profonda sofferenza e costellata dai numerosi lutti: la madre, i figli, il marito, la cognata, il rapporto di Shelley con i morti è tormentato e rende il suo pensiero e la sua opera al contempo così forti e così delicati. Se la narrazione tradizionale vede in Shelley solo la madre della fantascienza, il libro Vita e visioni ha il merito di ricordarci la straordinarietà del rapporto di una donna di inizio Ottocento con la scienza e la letteratura, così come anche il coraggio che Shelley ha dimostrato nella sua lotta contro la cultura patriarcale che la opprimeva, nell’ambito familiare e nel campo dell’editoria.

  

Vita e visioni. Mary Shelley e noi
a cura di Vittorina Maestroni e Thomas Casadei
Mucchi, 137 pp., 15 euro

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