Dietro le colonne
La recensione del libro di Navid Carucci, La Lepre edizioni, 407 pp., 22 euro
In questo secondo romanzo dedicato da Navid Carucci alle vicende dell’impero Moghul – il primo, La luce di Akbar, era uscito nel 2021 – la protagonista non è solo “Jahanara, la principessa moghul che poteva cambiare il mondo”, come recita il sottotitolo, la figlia primogenita dell’imperatore Shah Jahan, colui che a metà del Diciassettesimo secolo fu sovrano assoluto di un territorio che andava da Kandahar all’intera India. Con lei, al centro del racconto c’è il misterioso mondo femminile della corte imperiale, lo zenana. Così, non harem, si chiama il luogo riservato alle donne di stirpe regale, un regno nel regno, con la propria disciplina, la propria economia, i propri codici. Quel mondo, còlto al culmine della potenza moghul, è descritto da Carucci in modo minuzioso, attraverso le dinamiche tra coloro che lo abitavano o vivevano ai suoi margini. In un sistema che, come è noto, prevedeva limiti e controlli invalicabili, separazione rigorosa e indiscussa soggezione ai maschi, esistevano nascoste zone di esercizio di potere e di influenza di cui poteva avvalersi una donna di cultura profonda e cosmopolita come Jahanara, amante delle lettere e della musica, curiosa di paesi e di popoli lontani, incapace di accontentarsi di osservare il mondo da “dietro le colonne”, il posto a lei riservato nella grande sala delle udienze. Jahanara non accetta di assistere passivamente alle feroci lotte dinastiche che coinvolgono i suoi quattro fratelli maschi. Quelle lotte lei cercherà di contenerle, all’inizio, poi proverà a condizionarne l’esito, assecondata o contrastata, in questo disegno, dalle sue stesse sorelle, ognuna con il proprio fratello favorito. E se Jahanara si sente in armonia con Dara Shikoh, il maschio primogenito, che vuole rispettare le idee di tolleranza religiosa e di convivenza che furono dell’avo Akbar, l’intrigante e astiosa Roshanara punta sul terzogenito Aurangzeb, deciso a purificare l’impero di qualsiasi influenza non islamica. Dialettiche politiche e religiose incredibilmente attuali, così come assai evocativo appare il tentativo di emancipazione impossibile di Jahanara, alla luce di quella che, in Iran e altrove nel mondo islamico, è la lotta delle donne per la libertà. Costruito tra conoscenza approfondita delle fonti storiche e immaginazione, questo romanzo disegna chiaramente le radici di quello che sarà il destino dell’India e di un’intera parte di mondo.
Dietro le colonne
Navid Carucci
La Lepre edizioni, 407 pp., 22 euro
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