Presocratici. Volume I
La recensione del libro a cura di M. Laura Gemelli-Marciano, Fondazione Lorenzo Valla/Mondadori, 615 pp., 50 euro
Un velo di mistero spesso avvolge le opere che, nelle maniere più diverse, sono giunte dall’antichità sino al tempo presente. Questo mistero assume un valore particolare per esempio con il mondo della filosofia greca antica, soprattutto se si pensa a quanto quell’esperienza, che a sua volta si è nutrita di altre e ancor più lontane influenze che ne innervano le radici, ha modellato e plasmato la cultura nei millenni successivi. In questo prezioso volume (il primo di tre che nel loro insieme disegneranno i “sentieri della sapienza” tra la Ionia, la Magna Grecia e Atene antica) la curatela puntuale e approfondita di Gemelli-Marciano inquadra l’esperienza dei filosofi presocratici in un orizzonte che esclude un’individualità determinante della Grecia e apre invece l’esperienza dei protagonisti alle influenze orientali e alle relazioni con Omero ed Esiodo, rivaluta il rapporto tra oralità e scrittura e quello tra mythos e logos e quindi, alla luce di un rigoroso ricorso alle fonti e alla bibliografia secondaria, mette in discussione molti dei luoghi comuni che in maniera monolitica nei secoli si sono fatte verità assolute. Assumendo l’onere di considerare le complessità della sapienza arcaica, provando ad andare oltre rigidi termini “storicistici ed evoluzionistici” e non distorcendo le opere dei filosofi per dare loro un’artificiosa coerenza, “Sentieri di sapienza attraverso la Ionia e oltre: da Talete a Eraclito” (questo il sottotitolo del volume), offre un quadro formidabile, e aggiornato, dell’opera dei filosofi protagonisti, Talete, Anassimandro, Anassimene, Pitagora e i pitagorici antichi, Senofane ed Eraclito, con generose introduzioni ed estesi commenti che fanno di questo libro un’imprescindibile bussola per muoversi nello spazio “buio” di un tempo lontano e tra gli anfratti di idee complesse e oggi spesso estranee al ragionare comune (“di questo logos, che è sempre, incapaci di comprensione sono gli uomini”: già così, secondo le fonti, la pensava Eraclito). Scrive Gemelli-Marciano che questi testi desiderano essere “riattivati nella loro funzione di orientamento alla vita”: la sua curatela riesce a compiere questa difficile impresa, avvicinando il lettore, capace di mettere da parte il pensiero razionale dominante e di aderire a una percezione della realtà e di ciò che ci circonda lontanissima dalla prassi, a un mistero straordinario.
Presocratici. Volume I
M. Laura Gemelli-Marciano (a cura di)
Fondazione Lorenzo Valla/Mondadori, 615 pp., 50 euro
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