Una fogliata di libri

Zodiac

Massimo Morello

La recensione del libro di Ai Wei Wei, Gianluca Costantini ed Elettra Stamboulis edito da Ten Speed Graphic, 176 pp., 23,75 euro

La prima cosa che fai, come ho fatto io, appena hai in mano questo libro, è andare a cercare il tuo segno, uno dei dodici animali che popolano lo zodiaco cinese. Puoi partire da lì. Zodiac è il medium.  Ma prima ancora ricorda che zodiaco deriva dalla radice greca che significa animale e quindi, per metonimia, immagine, figura. Solo che, a differenza di quanto accade per lo Zodiaco occidentale, non rivolgi lo sguardo al cielo, ai segni astrali. Bensì osservi gli animali. “Passo tantissimo tempo osservando gli animali… Quando vivi con gli animali impari tantissime cose”, ha detto Ai Wei Wei, che ha immaginato questo libro e lo ha materializzato con i disegni del cartoonist italiano Gianluca Costantini e la collaborazione della sceneggiatrice italo greca Elettra Stamboulis. Secondo la tradizione taoista lo studio degli animali introduce a ogni arte, dalle arti marziali, all’arte della guerra sino a quella della divinazione. Basta osservarli. Il resto è semplice e intuitivo. A parte per l’unico animale mistico e mitico, il Dragone. Il cui segno ricorre quest’anno. 

Ai Wei Wei, l’eclettico artista concettuale, ormai entrato in quello zodiaco umano in cui ritroviamo personaggi d’ogni tipo, da Lao Tzu a Confucio, sino a Gao Xingjian,  primo premio Nobel cinese per la letteratura, in questo libro sembra proprio riprendere l’antichissima arte dell’I Ching, il libro dei mutamenti. Si spiega così tra metamorfosi e trasformazioni – come accade a un gruppo di personaggi del libro seduti sul carapace di una tartaruga gigante – come il destino di un uomo, la sua storia siano connessi a un quadro più ampio e che tutte queste relazioni e la loro narrazione, possano condurci a interpretare le vicende del mondo, politica e geopolitica. Accompagnandosi agli animali, Ai Wei Wei intraprende un tour nella memoria individuale e collettiva, tra scene reali e immaginarie (come il dialogo con Xi Jinping), a volte confondendo poesia e politica, meditazione e riflessione, anche con tutte le ambiguità del suo personaggio. “Non ci sono mai troppe storie. Specialmente quando spiegano chi siamo”, afferma Ai Wei Wei in una delle prime tavole del libro dedicate al mio segno.

Per tornare ai segni, anzi al mio, il mio è il “Niu”, termine riferito a molti bovidi, in genere tradotto come bue, ma che io preferisco chiamare, come fanno i vietnamiti (che seguono lo stesso Zodiaco) bufalo.  Di cui si riesce a dire poco, solo che è leale. E’ per questo mi sarebbe piaciuto essere del Drago o della Tigre. Soprattutto la Tigre. Gli Stati Uniti sono la Tigre, il Partito comunista cinese è la tigre. La tigre è quell’animale che mantiene il suo potere anche da morto, basta l’immagine. 

 

Ai Wei Wei, Gianluca Costantini, Elettra Stamboulis
Zodiac
Ten Speed Graphic, 176 pp., 23,75 euro