Una fogliata di libri

Il mio silenzio è una stella

Federica Bassignana

La recensione del libro di Sabrina Pisu edito da Einaudi, 160 pp., 16,60 euro

Essere ricordata come la “moglie di”: è un destino comune di tante – troppe – donne oscurate nelle loro esistenze nonostante la loro straordinarietà. Un difetto della memoria collettiva che si può ovviare solo gettando luce su di loro, riportando in superficie le loro storie e donando lo spazio – e il tempo – che la Storia esige. E’ questa l’intuizione di Sabrina Pisu, giornalista, che riporta alla luce un ritratto inedito della vita di Francesca Morvillo, “giudice innamorata di giustizia” e – appunto – moglie di Giovanni Falcone, nel suo ultimo libro Il mio silenzio è una stella, edito da Einaudi. Pisu torna a seguire il fil rouge impietoso delle storie insanguinate dalla guerra di mafia dopo aver pubblicato, sempre con Einaudi, Mi prendo il mondo ovunque sia, su e con Letizia Battaglia, la fotoreporter italiana più famosa e premiata al mondo che con il suo obiettivo ha dato un volto e uno sguardo nuovo alla mafia. Il suo ultimo lavoro racconta la vita di Morvillo lontano da ogni retorica celebrazione, attraverso le voci e i luoghi che hanno fatto di lei quello che è diventata: maestra volontaria, magistrata, giudice del tribunale di Agrigento, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Palermo, consigliere della Corte d’appello di Palermo e componente della Commissione per il concorso di accesso in magistratura. Pisu scrive per lei perché la sua voce “non può più farlo e perché, quando era in vita, al clamore delle parole ha preferito l’impegno silenzioso, l’ascolto partecipe, la concretezza del dovere quotidiano”. L’autrice racconta la sua vita a partire dalla famiglia, gli studi, e il lavoro in magistratura dove, come una piccola macchia di colore, si è fatta spazio in un “universo maschile tendente al grigio”, con determinazione ed estrema ambizione, senza far rumore. Pisu cerca le sue tracce attraverso documenti e interviste esclusive che ha condotto con persone vicine a lei come, tra gli altri, Alfredo Morvillo, suo fratello, Lucia Borsellino, figlia di Paolo Borsellino, Amalia Settineri, giudice e amica di Morvillo e Giuseppe Costanza, l’autista sopravvissuto alla strage di Capaci il 23 maggio 1992, quando la mafia ha spento la vita di Morvillo, Falcone e gli agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Se il futuro le è stato negato, il passato potrà continuare a essere una testimonianza luminosa, perché anche il silenzio non tace, ma sa brillare e segnare nuove vie. (Federica Bassignana) 
 

Sabrina Pisu
Il mio silenzio è una stella
Einaudi, 160 pp., 16,60 euro