Ricordi di macchina
La Rana fra i grattacieli di City Life. Lettera da un miraggio
Una Citroen Ds 19 in pieno centro a Milano rievoca antiche memorie infantili
Ero verso City Life, ferma a un semaforo, quando l’ho vista sbucare. Una Citroen Ds 19 color crema, cabriolet, di quelle con i fari tondi, fine anni Cinquanta. Un miraggio, ho pensato nella mattina milanese, con un sussulto al cuore.
Perché una Citroen Ds 19 verde militare era l’auto di mio padre, quando avevo quattro anni. La prima immagine che ne ho è Lei, la Ds, nel garage di casa, che messa in moto lentamente si alzava sulle sospensioni, mentre i fari tondi come occhi di rana si illuminavano. Allora io, nel cortile, sono scappata piangendo da mia madre. Come fosse ora: i miei che non capivano, io, tra i singhiozzi: “Non è un’auto, è viva, è un animale, mi guarda…”.
“Marina, è solo una macchina”, mi ripetevano. Ma i grandi, di certe cose non capiscono niente. Quella era evidentemente una rana, anzi un grande rospo, e con i suoi occhi rotondi mi aveva fissato mentre si levava sulle zampe, pronta a prendermi.
L’iniziale terrore poi diventò amore: la Rana, dentro, era un soffice divano, intriso di fumo di Nazionali – l’odore di mio padre: rivedo le sue grosse mani sul volante di cuoio. E bella, quanto bella era la Ds, col muso slanciato color carro armato. Quante volte, affacciata alla finestra di una casa nelle Dolomiti, ho aspettato di vederla arrivare da Milano, fino a notte: e finalmente ecco gli occhi tondi gialli, lo scricchiolio delle gomme sulla ghiaia. “Ciao”, mi diceva la Rana.
Capirete dunque come il palesarsi improvviso, nel 2024, di un’autentica Ds 19 fra gli algidi grattacieli di City Life, mi sia sembrata un’apparizione. Targa francese, al volante un anziano signore con un cappello di paglia, come appena arrivato dalla Croisette. Non sapeva, evidentemente, dove andare.
Avrei mollato la mia auto al semaforo e l’avrei accompagnato: solo, la prego, me la faccia guidare. Risentire la massa morbida della Rana, impassibile nelle curve, possente e docile l’anima d’acciaio. Ma, in un istante la Ds color crema si è dileguata. L’ho vista davvero? L’ho sognata? Invecchiando questi confini si fanno labili – e non poi così importanti.