Tutto il bello che ci aspetta
La recensione del libro di Lorenza Gentile, Feltrinelli, 320 pp., 19 euro
Mi sono accorta che sì, magari avrei potuto essere tutto ciò che volevo, ma io cosa volevo essere?”. Ha a che fare con l’identità e i desideri di ciascuno il nuovo libro di Lorenza Gentile. Selene ha trent’anni, vive a Milano e si sente imbrigliata in una vita fatta di decisioni sbagliate. Di scelte in cui non si sente davvero sé stessa, dove non le sembra di costruire il suo piccolo pezzo di mondo. Quello che le serve, in un’intuizione che dura un attimo ma che può cambiare il corso di una vita intera, è il coraggio di provare a cambiare. O meglio, di ripartire. Ma da dove? Tornando al suo ultimo giorno felice. Quello di Selene è stato quindici anni prima, in un ashram nella Valle d’Itria, in Puglia, dove passava le vacanze da bambina. Parte da Milano in una notte d’estate, facendo fronte a mille imprevisti tra cui l’abbandono prematuro della sua auto, salvo comunque raggiungere la sua destinazione dove tutto pare cambiato e allo stesso tempo cristallizzato. Ritrova gli affetti di quando era bambina, abbraccia una vita più essenziale, trova un senso nel presente e nei nuovi incontri che le restituiscono pezzetti di sé. Selene è una ragazza in cerca, timorosa di sbagliare ancora e con un futuro incerto ma con la consapevolezza, che si svela a poco a poco, che qualcosa di bello l’attende. Per questo si mette in movimento ed affronta la fatica del cambiamento. Per un’intuizione di bellezza, di possibile scoperta di sé e di opportunità che la vita può ancora riservarle, nonostante le claudicanze e le strade apparentemente sterili percorse. Non è sola in questo viaggio, costellato da incontri semplici quanto preziosi, che le mostrano angolazioni nuove, vite possibili o semplicemente modi alternativi per essere felici. E’ (come sempre) una storia piena di luce quella scritta da Gentile, un luogo sognante e da favola dove è bello tornare. Questo perché mostra ancora una volta la convenienza umana di affrontare la vita con uno slancio positivo, provando a vedere quel che c’è piuttosto che quello che manca. Non con ingenuità ma con semplicità. Una storia che racconta le sfide del nostro tempo, tracciando le possibili strade per vivere in modo più pieno. E queste strade hanno spesso a che fare con il ripartire da sé, da ciò che ci appassiona, che ci permette di esprimere chi siamo o chi vorremmo essere, dal saper guardare senza infingimenti a chi si è veramente, a quel momento – che può essere una circostanza o anche solo lo sguardo di una persona – in cui ci si è sentiti più vivi, più sé stessi. Il proprio ultimo e di nuovo primo giorno felice.
Tutto il bello che ci aspetta
Lorenza Gentile
Feltrinelli, 320 pp., 19 euro