Una fogliata di libri

Élise o la vera vita


Federica Bassignana

La recensione del libro di Claire Etcherelli, edito da L’Orma Editore, 264 pp., 19 euro

"Un giorno sarà la vera vita”. Ma cosa significa? E soprattutto: quanto dura? Lo racconta tra carta e inchiostro Claire Etcherelli, scrittrice e operaia francese, “una voce di una precisione indimenticabile”, secondo Simone de Beauvoir, con cui ha collaborato come segretaria di redazione della rivista Les Temps modernes. Con quella stessa precisione, Etcherelli ha scritto un romanzo autobiografico, Élise o la vera vita, pubblicato in Francia negli anni ’60 ed edito in Italia da L’Orma Editore, dove racconta la storia di Élise, ragazza di Bordeaux che sembra camminare in punta di piedi nella sua esistenza, sfiorandola appena, senza far rumore. Non ama le avventure ed è come schiacciata da un fratello minore tanto irrequieto, quanto ingombrante, dalla presenza della nonna, dall’anonima provincia e le case popolari, dalla miseria e dalla guerra. “Cos’era la vera vita? Più irrequietezza? Cosa sarebbe cambiato? Come ci saremmo accorti che la vera vita cominciava?”, si domanda Élise, che accetta il rischio dell’inciampo e fa un passo avanti, seguendo il fratello a Parigi per scoprire cosa sia davvero la “vera vita” tanto sognata. Ma la Parigi degli anni ’50 fa pagare caro il prezzo della decisione: “Provai il desiderio improvviso di tornare alla città che mi era familiare, alla nonna, alla nostra vita di clausura. La gente mi spaventava. La vita mi spaventava”. Élise inizia a lavorare in fabbrica e scopre i ritmi serrati della catena di montaggio, che cosa significhi non pensare, non porsi domande, agire come un attrezzo ben oleato senza vedere più in là della sua fine. Nonostante un ambiente disumanizzante, l’amore riesce a prendersi il suo spazio ed Élise si innamora di Arezki, operaio algerino che cerca il suo spazio nel mondo. Il razzismo, l’eco della guerra in Algeria, la coscienza di classe e le tensioni sociali che iniziavano a diffondersi sono un’eco continuo nella narrazione. Élise sta nel mezzo, imparando a vivere realmente nonostante l’annichilimento del lavoro, quando i momenti di salvezza sono le pause in infermeria o le passeggiate notturne con Arezki, lontano dagli sguardi che gridano allo scandalo. Etcherelli con una delicatezza cristallina scrive una storia di formazione, di lotta sociale e di amore: una testimonianza luminosa che non lascia scampo all’angoscia di una vita vera che travolge, ma non spezza: “Il dolore mi spia, attende il momento opportuno per attaccarmi. Ma io schiverò i suoi colpi, mi difenderò con coraggio”.
 
Claire Etcherelli
Élise o la vera vita

L’Orma Editore, 264 pp., 19 euro

Di più su questi argomenti: