Una fogliata di libri - Overbooking
Parigi, città di innamorati e pure di libri
Che tu ti perda fra i bouquinistes lungo la Senna, nelle librerie-castello come le Gilbert Joseph o verso l’adorabile e un po’ turistico bugigattolo della Shakespeare & Company, nella capitale francese leggere sembra più facile che non farlo: ogni angolo ti mette un libro in mano
Parigi è città di libri: che ci si perda fra i bouquinistes lungo la Senna, ci si arrocchi in librerie-castello come le Gilbert Joseph o si discenda verso l’adorabile bugigattolo un po’ snob e un po’ turistico della Shakespeare & Company, a Parigi leggere sembra più facile che non farlo, poiché ogni angolo ti mette un libro in mano. Ai libri sono stati dedicati cinque minuti (un’enormità, in TV) della cerimonia inaugurale delle Olimpiadi, con il flirt fra due ragazzi e una ragazza nella sala ovale della Bibliothèque Richelieu. È la sede storica della Bibliothèque Nationale de France, a due passi dal Palais Royal; la nuova sede, inaugurata nel 1996 e intitolata a François Mitterrand, si trova di là dal fiume, nell’avveniristico XIII arrondissement, e incarna la vocazione libresca di Parigi con quattro palazzi di vetro che hanno forma di volumi aperti. Quella sala ovale è fra le più grandi e belle sale di lettura al mondo, gratuita e aperta a tutti. Il dialogo muto fra i tre si compone mostrando nove ottimi consigli di lettura, di cui indico l’edizione italiana più recente: Romanze senza parole di Paul Verlaine (Feltrinelli, 96 pp., 8 euro€),
Non si scherza con l’amore di Alfred de Musset (temo ci sia solo un’edizione Fabbri del 1973), Bel-Ami di Guy de Maupassant (Bompiani, 448 pp., 10 euro€), Passione semplice di Annie Ernaux (Rizzoli, 74 pp., 11 euro), I racconti del sesso e della menzogna di Leïla Slimani (Rizzoli, 172 pp., 18 euro€), Diavolo in corpo di Raymond Radiguet (Rusconi, 112 pp., 9 euro), Le relazioni pericolose di Choderlos de Laclos (Newton Compton, 352 pp., 4,90 €euro), Gli amanti magnifici di Molière (bisogna ricorrere alla raccolta completa del teatro o per Bompiani o per Newton Compton) e infine Il trionfo dell’amore di Pierre de Marivaux (la cui opera è tradotta dagli specialisti di Cue Press). Proprio a un raffinato marivaudage ammiccano i tre innamorati prima di arrivare in casa e chiudere la porta davanti alla telecamera. Non per chissà quale implicazione pruriginosa, ma per dire che come l’amore la lettura è un libero itinerario nel piacere estetico; e che rovina tutto l’occhio esterno di chi sbircia e vuole imporre un confine etico fra cosa leggere e cosa no.
Una fogliata di libri
Ieri e oggi allineati, alla stessa distanza. Lettera da un déjà-vu
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