una fogliata di libri
Non per sempre, ma per ora
La recensione dell'ultimo romanzo di Chuck Palahniuk edito da Mondadori, 312 pp., 19,50 euro
Scordatevi quello che sapete su come è andata la storia, il mondo, di quello che avete imparato, studiato, approfondito. Tanto non serve, o almeno non vi serve in questo caso. Tanto sono cavolate che servono a mascherare qualcosa che non vi hanno detto. Perché tutto quello che è successo lo hanno deciso in pochi, è tutta una macchinazione ordita da un po’ di persone nel Regno Unito che hanno fatto andare le cose come dovevano andare, magari non per sempre ma senz’altro per ora. E lasciate stare il complottismo, non c’entra niente il complottismo con questo. E’ la verità, la pura e semplice verità. Sempre che esista davvero la verità.
Ci sono autori che la cercano, ricercano, provano a inserirsi in essa. Chuck Palahniuk se ne frega di tutto questo. Se ne frega anche di molto altro va detto, a volte pure del fare, e benissimo, lo scrittore. E’ un mondo a parte Chuck Palahniuk, scrive libri che nessuno scriverebbe e che per una parte, ancora maggioritaria, non andrebbero letti perché semplicemente uno schifo. Non per sempre, ma per ora è uno di questi. E lo è anche per una parte di quelli che apprezza Chuck Palahniuk. Tutta gente che si crede di essere pronta a tutto, ma che in realtà si bulla di esserlo senza esserlo davvero.
Con Non per sempre, ma per ora non si può bluffare, non si può fare gli hipster della letteratura, i fighetti da libreria indipendente. Serve essere davvero disposti a qualsiasi cosa. In fondo ne vale la pena. E’ veloce, cattivo, a tratti crudele, è satira spietata, ma non solo questo, un viaggio nei meandri della depravazione sessuale e non, dove la morte è una compagna di viaggio comune, di quelle che trovi per caso sul treno e magari ci chiacchieri. E’ una ricostruzione del movimento lgbt, ma perfido, che è un viaggio nelle dipendenze. Tutte: affettive, sessuali, di sostanze. Perché qualsiasi dipendenza è una forma più o meno intensa di depravazione, ti spinge a un centimetro dal baratro e sta a te avere la forza di non fare il passo, o la forza di farlo e accettare le conseguenze.
Un libro insano, per questo da leggere, capace di prendere a schiaffi e lasciare di stucco gli stessi lettori appassionati, quelli che ritengono, a torto o a ragione non ci interessa, Chuck Palahniuk un genio. Questa volta si è preso la briga di fare qualcosa che non faceva da un po’, scardinare i confini della sua scrittura, rimettersi a fare qualcosa di scandaloso per i suoi stessi lettori affezionati. Quasi a dire: ti piaccio eh? Ti piace dire in giro che mi leggi? Beh eccoti servito qualcosa che ti stimola le budella!”.
Chuck Palahniuk
Non per sempre, ma per ora
Mondadori, 312 pp., 19,50 euro
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