una fogliata di libri
Super-infinito
La recensione del libro di Katherine Rundell edito da Utet, 318 pp., 22 euro
Autrice di famosi libri per ragazzi, studiosa di letteratura, Katherine Rundell ha pubblicato due anni fa una nuova biografia di John Donne, molto apprezzata in Gran Bretagna, proposta ora ai lettori italiani da Utet. Scandito da una scrittura cristallina, senza sussulti, Super-infinito ricostruisce in maniera romanzesca i punti salienti della vita di Donne, cogliendone l’immagine sfaccettata, prismatica, sempre in divenire: poeta, amante, saggista, avvocato, pirata, dissidente, pastore, autore satirico, politico, cortigiano, cappellano del re, infine decano della più bella cattedrale di Londra. Si prendano ad esempio già le prime pagine del libro, che, in medias res, riportano un evento accaduto nel 1623, nel giorno dell’Ascensione. John Donne, all’epoca cinquantunenne, già da due anni era stato nominato decano della Cattedrale di St Paul, ci viene mostrato come una specie di rockstar. Il pubblico corso ad ascoltarlo – un mélange di diverse classi sociali – pende dalla sua bocca, si lascia ipnotizzare dai sermoni. C’è chi trascrive i passaggi. C’è chi sviene. Sul palco Donne si trasfigura, piange, sa come gestire la folla. Capita che quel giorno la gente accorsa sia troppa. Calca, scene di panico e isteria. Dinamiche simili a quelle dei concerti rock (“Due o tre rischiarono il peggio e furono portati via di peso”). Questo per dire che il libro si legge come fossimo alle prese con la biografia di Jim Morrison o di Kurt Cobain. Le pagine scorrono. Gli avvenimenti pure. Grandissimo poeta, adulatore, esperto cortigiano, vive in un periodo storico particolare, cioè mentre tutte le certezze del sapere medievale crollano sotto i colpi inferti da scienziati, filosofi, astronomi come Galileo, Bacone, Copernico, Keplero. Eppure, è capace di reinventarsi. Nel 1611, per ingraziarsi i favori del ricco signor Drury, escogita uno stratagemma. Scrive Anatomia del mondo. In cui, “per l’occasione dell’immatura morte di Madonna Elizabeth Drury, vengono raffigurate la fragilità e la caducità di questo Mondo intero”. Lo sconvolgimento terrestre sarebbe dunque stato causato dalla scomparsa di queste giovinetta che Donne non aveva mai incontrato.
“Insignificante figlia”, la chiama Mario Praz, in una pagina dedicata al poeta. Avete chiaro il tipo. “Queste lodi sfrenate fecero alzare più di un sopracciglio nella Londra letteraria”, aggiunge Rundell, a cui non manca il dono dell’understatement. Donne risponde piccato ai detrattori mentre incassa il denaro e il signor Drury gli chiede di unirsi a lui e famiglia in un viaggio in Europa. Al ritorno, l’anno successivo, si sistema a Drury Lane: “L’immaginazione strabordante di Donne e il suo linguaggio pirotecnico gli avevano finalmente assicurato una casa”.
Katherine Rundell
Super-infinito
Utet, 318 pp., 22 euro
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La vita contro
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