una fogliata di libri
Insegnare l'economia. Lezioni al Politecnico di Torino
La recensione del libro di Luigi Einaudi edito da Aragno, 538 pp., 35 euro
Si è concluso l’anno einaudiano, l’anniversario dei 150 anni dalla nascita del piemontese, denso di convegni e svariate pubblicazioni sull’economista (come La via lunga. Il liberalismo scomodo di Luigi Einaudi di Alberto Giordano) e di Einaudi stesso. Tra queste, l’editore Aragno ha pubblicato Per la rivoluzione liberale, volume che comprende gli articoli scritti per la rivista fondata da Piero Gobetti, e la raccolta Insegnare l’economia. Quest’ultima comprende le dispense inedite del corso di Economia politica e legislazione industriale tenuto presso il Politecnico di Torino nell’anno accademico 1909-1910. L’introduzione di Cristina Accornero ne ricostruisce il contesto storico e vi situa l’impegno einaudiano.
Come scrive Accornero, questi scritti sono significativi anche perché la partecipazione di Einaudi al Politecnico (precedentemente Museo industriale) testimonia la sua idea di riforma del sistema scolastico italiano: troppo schiacciato sul “classicismo”, con la conseguenza di “aumentare la torma immensa dei legulei senza cause, dei medici a spasso e dei professori senza scolari”, anziché aprirsi al sapere tecnico-scientifico. Le lezioni di Einaudi al Politecnico iniziano nel 1901, a seguito della scomparsa del precedente titolare Salvatore Cognetti de Martiis, e s’interrompono nel 1935 (al momento non è ancora stato trovato un documento che motivi l’interruzione dell’incarico). Per Einaudi la formazione della classe dirigente, dei tecnici e degli ingegneri non è di secondaria importanza: anzi, da ciò “dipende la fortuna economica della patria”.
Le lezioni si concentrano sui principali temi dell’economia. Particolarmente interessanti sono due considerazioni, una che riguarda il protezionismo, l’altra che concerne l’idea stessa di scienza economica (una terza molto attuale, sull’inflazione, la lasciamo al lettore: è a p. 430). Al protezionismo e ai suoi adepti Einaudi rivolge parole taglienti. Egli si chiede: com’è possibile che, nonostante sia dimostrato che i dazi doganali sono perniciosi, i paesi tendano comunque verso orientamenti protezionistici e non liberali? Per ignoranza diffusa riguardo ai princìpi economici, in primo luogo, e perché gli interessi di piccoli ma forti gruppi di pressione riescono a ottenere ciò che vogliono dalla politica. Sul concetto di economia, Einaudi ricorda come non si possa chiederle più di ciò che può dare: essa fornisce principi guida la cui applicazione, tuttavia, “ognuno dovrà tirarla da sé nella vita pratica”.
Luigi Einaudi
Insegnare l’economia. Lezioni al Politecnico di Torino
Aragno, 538 pp., 35 euro