Una fogliata di libri

Ottanta. Dieci anni che sconvolsero il mondo

Alessandro Litta Modignani

La recensione del libro di Diego Gabutti edito da Neri Pozza, 352 pp., 22 euro

Quello fu un momento unico. Mutui facili, affitti bassi, lavoro a tempo indeterminato, buone scuole, le vacanze, il tennis, le settimane bianche, soldi in tasca, Sex Revolution. Non s’era mai visto niente di simile nella storia del mondo”. E’ divertente la galoppata con cui Diego Gabutti attraversa gli anni Ottanta, i “dieci anni che sconvolsero il mondo”. Un viaggio scanzonato e irriverente, con ampie escursioni dal secondo Dopoguerra ai giorni nostri, dal tono sarcastico e caustico, in un libro stracolmo di riferimenti filosofici, letterari, cinematografici e di costume.

 

Il decennio si apre idealmente con la vittoria a sorpresa di Ronald Reagan nelle elezioni americane, preceduta di un anno e mezzo da un episodio analogo: l’ascesa per la prima volta di una donna al governo della Gran Bretagna, Margaret Thatcher, altra protagonista indiscussa del cambio di paradigma. Anche in Italia, in ottobre, succede una cosa strana: la leggendaria Marcia dei Quarantamila, che a Torino seppellisce l’egemonia dei sindacati e chiude idealmente il lungo e violento ’68 nostrano. Il decennio “maledetto” e “reazionario” in realtà da noi vede la fine dell’egemonia democristiana, con la guida del governo assegnata prima a Giovanni Spadolini poi a Bettino Craxi.

 

In altra parte del mondo, nello stesso 1980, l’Unione sovietica invade l’Afghanistan, una scelta che si rivelerà catastrofica per le sorti del comunismo, al pari della decisione di puntare sulle capitali europee gli SS20, i nuovi missili nucleari a testata multipla. Ancora nel 1980 inizia il conflitto fra Iran e Iraq, che durerà quasi l’intero decennio, causando un milione di morti nella “Guerra Dimenticata”. Sempre nel 1980, in Polonia, il sindacato Solidarnosc manda in tilt il potere comunista; l’anno seguente il Papa polacco riuscirà miracolosamente a salvarsi da un oscuro tentativo di omicidio.  Gli anni Ottanta non sono solo rose e fiori: un mese dopo l’elezione di Reagan, John Lennon muore assassinato a New York; la morte per overdose di John Belushi (1982) chiude simbolicamente la stagione della cultura delle droghe, che aveva caratterizzato le precedenti correnti underground; la scoperta dell’Aids segna la fine della festa per la generazione della Sex Revolution.

 

Il decennio dell’avvento al potere del computer si chiude con il crollo del Muro di Berlino e il fallimento planetario del comunismo. Ma “l’ombra del Muro di Berlino non si è ancora del tutto dissolta – avverte Gabutti – E’ un’ombra persistente, l’ombra della divisione del mondo, di qua l’occidente (com’è sempre stato) e di là (com’è sempre stato) un minaccioso Eldorado metafisico. E’ il Muro mai abbattuto che separa le società libere da quelle fondate sull’arbitrio”.

   

Diego Gabutti
Ottanta. Dieci anni che sconvolsero il mondo
Neri Pozza, 352 pp., 22 euro

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