una fogliata di libri

"Dio non è così" di Lucetta Scaraffia

Maurizio Schoepflin

La recensione del libro di Lucetta Scaraffia edito da Bompiani, 192 pp., 18 euro

Il territorio nel quale, mediante questo libro, Lucetta Scaraffia accompagna il lettore è davvero particolare. Di per sé l’universo della mistica, di cui tale territorio fa parte, è tra i più complessi e misteriosi, denso di interrogativi e, a volte, persino inquietante. La Chiesa stessa ha sempre valutato con grande cautela i fenomeni mistici; per un verso ha temuto il rischio costante che essi sconfinassero nel campo della frode o della malattia mentale; per un altro ne ha riconosciuto la sovrumana capacità di aprire orizzonti di abbagliante luminosità. Scaraffia ha, per così dire, complicato ulteriormente le cose, concentrando la sua attenzione su otto figure femminili e laiche vissute in un secolo, il XX, bello e tragico nello stesso tempo. Otto donne “irregolari”, protagoniste di esistenze difficilmente catalogabili: “Vivono nel mondo, svolgono professioni che amano, hanno spesso una vita sentimentale e sessuale, si vestono con eleganza e apprezzano quello che la vita offre loro”. La dimensione che le accomuna e le caratterizza è l’inquietudine: esse avvertono il vuoto della contemporaneità e percorrono cammini interiori autonomi rispetto alle diverse confessioni religiose; detto in estrema sintesi anelano a Dio e lo trovano, entrando autonomamente e direttamente in contatto con Lui. Scrive l’autrice: “Tutte le donne di questo libro cercano di rispondere a quello che Weil chiama il primo bisogno umano: quello del radicamento. Cioè il dare senso, il bisogno di fondarsi su qualcosa, di imprimere una direzione alla propria vita”. Ciò che colpisce, e che Scaraffia sottolinea con forza, è l’originalità dell’evoluzione spirituale delle otto mistiche, un’originalità che permette loro di affermare che “Dio non è così” e che spinge l’autrice a parlare di “esperienza mistica di natura spontanea, oserei dire selvaggia”. Sono persone libere e non desiderano riconoscimenti ufficiali. In questa sede sarebbe impossibile rendere conto delle singole storie di queste donne: sarà la lettura delle ricche pagine del libro a permettere di comprendere e approfondire le loro avvincenti e straordinarie vicende. Ma i loro nomi è doveroso ricordarli: Catherine Pozzi, Charlotte von Kirschbaum, Adrienne von Speyr, Banine, Élisabeth Behr-Sigel, Simone Weil, Romana Guarnieri, Chiara Lubich. “Essere donne – afferma Scaraffia –, essere in un certo senso sempre irregolari, dà a tutte un’ampiezza di vedute che le porta a scelte innovative. Così innovative che risulteranno profetiche”.

     

Lucetta Scaraffia
Dio non è così
Bompiani, 192 pp., 18 euro

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