
Foto ANSA
Una fogliata di libri - Lupi a Milano
Incontri casuali all'uscita del metrò
Lupi avvistati a Milano, dalla periferia al Naviglio Grande. Da tempo si ripete che ha paura dell'uomo consigliando di mantenere la calma e attendere l'intervento delle Forze dell'ordine. Sicuri che il rispetto di un protocollo basti a placare il timore
Lupi a Milano. Per tre volte ne sono stati avvistati, in due mesi, all’estrema periferia. A febbraio uno era stato tirato fuori dal Naviglio Grande. Poi un altro era comparso a Rozzano, hinterland sud, di notte. L’ultimo, l’altra sera, vicino alla MM Abbiategrasso, capolinea Linea 2.
Le foto prese dai rari passanti sono – chissà perché – un po’ mosse, ma ingrandendole, sì, ecco gli occhi gialli dei lupi. Splendidi animali. A guardarli in foto incutono più soggezione che paura, tanto fieri sono. A guardarli da vicino però dev’essere diverso.
Sul Corriere web si assicura, come da tempo viene ripetuto, che il lupo ha paura dell’uomo, e “quasi mai” aggredisce. Quasi. Ora, posso credere che un lupo sazio e sereno mi ignori. Ma se, invece, muore di fame? Il solo fatto che si avvicini alla città, mi fa pensare che lo faccia per fame. Sennò cosa ci fa un lupo, al capolinea della MM2? E soprattutto, se lo si incontra, che facciamo noi?
Sul Corriere web i Carabinieri della Forestale suggeriscono di non avvicinarsi – cosa peraltro abbastanza intuitiva – e di non mettersi a gridare o a correre, come a qualcuno magari verrebbe in mente di fare. Calma, invece: il lupo se ne andrà per la sua strada. “Solo se diventasse troppo confidente o problematico, le Forze dell’ordine potrebbero catturarlo, come da protocollo”.
Domanda: quando un lupo è problematico? E, se ormai lo è, che ce ne facciamo del previsto protocollo?
A Milano dunque noi che siamo avanti, che siamo green, se uscendo dal capolinea del metrò a notte ci imbattiamo in un lupo, non facciamo una piega. Cappuccetto Rosso, il lupo e l’agnello eccetera, tutte calunnie; “una fame da lupo”, un modo di dire scorretto. Si osservi, invece, se l’animale si fa problematico. In tal caso, con flemma, chiamare sottovoce il 112.
Mentre il lupo ci guarderà perplesso: “Ma perché questo non scappa, non grida, come fanno tutti quando mi vedono?”.
E racconterà pensoso ai suoi compagni, l’indomani: sapete, sono strani, sono problematici, questi di Milano.

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