Roman Polanski contestato a Parigi dalle Femen in topless
Il regista accusato di essere un pedo-criminale
Parigi (askanews) - Donne in topless contro Roman Polanski per dire no a tutti gli abusi sessuali. A Parigi alcune attiviste del gruppo Femen si sono presentate alla prima del suo ultimo film a torso nudo mostrando la scritta 'Very Important Pedocriminel'.
La protesta, a cui hanno partecipato decine di manifestanti, critica duramente l'omaggio che la Cinémathèque Francaise ha dedicato a Polanski con una retrospettiva sulla sua opera soprattutto sull'onda delle infuocate polemiche sul caso Weinstein, che ha messo sotto i riflettori il mondo delle violenze sessuali a Hollywood.
"Per noi è una questione di giustizia, bisogna affermare che la paura e la vergogna devono cambiare parte. Oggi devono essere gli aggressori ad avere paura non le vittime", dice Inna Shevchenko leader delle Femen Francia.
"Nessun onore per lo stupratore", hanno urlato i manifestanti al passaggio di Polanski.
"E' davvero ipocrita pensare di separare l'uomo dall'artista, perchè sono connessi. Non c'è ragione per giustificare chi commette un abuso, i media cercano di minimizzare quello che ha fatto ma resta uno stupro", aggiunge Marion Georgel di un collettivo femminista.
Il pluripremiato regista polacco naturalizzato francese, nel 1977 è stato uno dei primi a venire accusato di violenza sessuale con l'ausilio di sostanze stupefacenti ai danni dell'allora 13enne Samantha Geimer. Polanski patteggiò e trascorse all'epoca 42 giorni in carcere ma nel 1978 fuggì in Europa prima che il tribunale pronunciasse la sentenza. Da allora non ha più fatto ritorno negli Stati Uniti e ha sempre lavorato nel vecchio continente.
Contro Polanski sono state mosse altre accuse di violenza sessuale, l'ultima qualche settimana fa.
A cura di Askanews