Le ragazze Juve: la vecchia signora domina il calcio femminile
Coinvolgimento dei grandi club cruciale per attirare attenzione
Torino, (askanews) - La Juventus domina, e non solo la serie A al maschile: la squadra di Torino spadroneggia nel campionato anche al femminile; otto vittorie in otto partite. Appena sbarcate nella massima serie delle donne, le bianconere, in gran parte giunte dalle squadre dilettanti migliori come il Brescia, già dimostrano il loro potere. Perché la Juve è sempre la Juve, dice l'attaccante Simona Sodini: "Una squadra di tante atlete che non hanno mai giocato insieme, ma c'è tanta professionalità anche da parte dello staff".
Ma la cosa più importante di questa squadra, è semplicemente che esiste. Pochi sono i grandi club di serie A che si sono già dotati di una squadra femminile; oltre alla Juve nella massima serie c'è la Fiorentina, l'Inter potrebbe arrivare l'anno prossimo mentre la Lazio è nella serie B femminile, e non c'è traccia di Roma, Napoli o Milan. E invece il coinvolgimento dei grandi club è essenziale per attirare l'attenzione, ed è chiaro che qualcuno già comincia a scommettere che il gioco varrà la candela. Passo passo, si farà, auspica la centrocampista bianconera, la finlandese Tujia Hyyrynen: "In Finlandia e in Svezia il calcio è molto popolare fra le ragazze, qui in Italia mi pare che non sia lo stesso ma si va migliorando. Che la Juventus abbia varato la squadra femminile è un passo nella direzione giusta".
Se gli azzurri hanno deluso non riuscendo a qualificarsi per i mondiali di Russia, forse il calcio femminile potrebbe suscitare maggiore passione negli italiani? E' difficile abbattere le barriere. In Italia è ancora abissale la distanza - non tecnica ma di status - fra le ragazze del pallone e gli strapagati colleghi professionisti maschi. Stefano Breghin guida la Juve delle donne: "Naturalmente in Italia le calciatrici sono ancora dilettanti, e questo ci vincola nella scelta delle calciatrici straniere perché molte di loro sono professioniste nei loro paesi, ed è difficile proporre a una professionista di tornare dilettante per entrare nelle nostre squadre."
A cura di Askanews