Discorso su stato dell'Unione di Trump, mano tesa ai democratici
Pugno di ferro su immigrazione, Guantanamo resterà aperto
Washington (askanews) - "Stasera, invito tutti noi a mettere da parte le nostre differenze, a cercare un terreno comune e a cercare l'unità che dobbiamo perseguire per il popolo. Questa è la chiave: questa è la gente che siamo stati chiamati a servire".
Ottanta minuti, tanto è durato il primo discorso sullo stato dell'unione del presidente americano Donald Trump al Congresso degli Stati Uniti, uno dei più lunghi di sempre. Ottanta minuti per ribadire che l'unione è "forte perché il popolo americano è forte" e per tendere la mano all'opposizione democratica in tema di immigrazione e infrastrutture e, allo stesso tempo, per calcare la mano sui temi di sicurezza nazionale che gli hanno permesso di conquistare la Casa Bianca.
Un intervento più ottimista di quello dell'inaugurazione: se il 20 gennaio del 2017 aveva parlato di una "carneficina americana" che doveva finire, questa volta Trump ha provato a infondere ottimismo. Per chiedere unità a un'America forse mai così divisa. Per ribadire il suo solito motto "Make America Great Again" e per lanciarne uno nuovo: "New American Moment". Il tutto all'insegna del patriottismo per "Rendere l'America di nuovo grandiosa per tutti gli americani".
In prima battuta Trump si è vantato del suo primo anno di presidenza, del miglioramento dell'economia e del rally dell'azionario Usa; ha detto che "non c'è mai stato un momento migliore per iniziare a vivere il sogno americano". Poi ha snocciolato i prossimi obiettivi a partire dal nodo cruciale dell'immigrazione e dei dreamers, i giovani clandestini portati in America da bambini a cui ora offre cittadinanza ma solo in cambio di 25 milioni di dollari per costruire il famigerato muro alla frontiera con il Messico, promesso in campagna elettorale. Poi, la stoccata contro Obama per mantenere aperto il carcere di Guantanamo a Cuba.
"Ho appena firmato un ordine diretto al segretario Mattis che sta facendo un grande lavoro - ha detto - per riesaminare la nostra politica di detenzione militare e mantenere aperto il carcere di Guantanamo bay".
Trump poi ha toccato anche temi come l'economia e la politica estera, ribadendo continui abbassamenti di tasse per migliorare la produttività e l'occupazione e sottolineando che, sul fonte straniero, Cina e Russia restano i principali "rivali" della sua amministrazione. Ma a tener banco è stato soprattutto l'inusuale richiamo all'unità e la prospettiva ottimista che hanno strappato applausi bipartisan dagli scranni del congresso.
I democratici, dal canto loro, hanno affidato la replica al 37enne Joseph Kennedy, nipote di Bob, che ha invitato i colleghi alla cautela e a opporsi all'agenda del presidente perché - ha detto - presenta agli americani "una falsa scelta dopo l'altra".
A cura di Askanews