"Pertini il combattente", un Presidente rigoroso e pop al cinema
Da 15 marzo il docu-film di Graziano Diana e Giancarlo De Cataldo
Roma (askanews) - E' stato il Presidente più amato degli italiani, ma anche un combattente, un rivoluzionario, un politico integerrimo, un uomo severo e allo stesso tempo ottimista e vicino alla gente. Graziano Diana e Giancarlo De Cataldo celebrano con il docu-film "Pertini il combattente", nei cinema dal 15 marzo, il Presidente della Repubblica che ha attraversato da protagonista tutto il '900.
Diana spiega: "Ha rappresentato qualcosa di unico, tant'è che è diventato questa specie di figura iconica a livello popolare in cui tanti si sono riconosciuti, ciascuno trovando un suo Pertini in questa figura che comunque parlava di onestà, di integrità, di un senso alto delle cose, a cui non è mai venuto meno. Però fatto sempre con umanità, fatto sempre con una specie di dolcezza che poi tanti raccontavano, ricordavano".
Le immagini di repertorio, le interviste fatte oggi a giornalisti, politici, artisti, si alternano alle invenzioni grafiche ma anche ai video delle canzoni che lo citano, da Toto Cotugno a Venditti a Gualazzi. Ne emerge un personaggio pop e rigoroso allo stesso tempo, un politico con una caratteristica costante: l'integrità.
"L'integrità è stato il tratto distintivo di quest'uomo, ed è quello che ancora oggi può colpire le giovani generazioni, perché il suo esempio rimane quello di un uomo che non è mai venuto a patti con niente e con nessuno. Descrive l'innamoramento per il potere come la maggior insidia. A noi è sembrato di una contemporaneità assoluta. Era un'intervista solo scritta, noi l'abbiamo messa in scena chiedendo agli amici Ricky Tognazzi e Massimo Poggio di interpretare Pertini e Salvalaggio per dargli anima, per dargli vita, perché il testo era fenomenale, scritto oggi, cioè adesso, di una stringente attualità".
"Non esiste democrazia senza legalità" dice Pertini in un'intervista riportata nel film, mentre nei suoi discorsi ricorreva spesso la parola onestà. Legalità e onestà sono proprio le due parole che il Movimento 5 stelle ha adottato in questi anni.
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"Ma, insomma, lui era ligure, magari con Grillo, chi lo sa, si sarebbe trovato, perché lui aveva piacere di trovarsi a parlare con queste figure un po' antisistema, diciamoci la verità. Lui è stato un Presidente della Repubblica che ogni tanto anche lui si è scagliato contro il sistema. Pensiamo dopo il terremoto quando veramente fronteggia il governo denunciando le inadempienze, e questo è qualcosa che il Presidente della Repubblica non aveva mai fatto, rappresentando il Presidente solo una figura di stabilità e di correttezza istituzionale".
A cura di Askanews