Addio a Ermanno Olmi, regista del mondo contadino
Con "L'albero degli zoccoli" vinse la Palma d'Oro
Roma, (askanews) - É morto a 86 anni il regista Ermanno Olmi. Da tempo malato, si è spento all'ospedale di Asiago, nel vicentino, dove era ricoverato. Il regista di origine bergamasca, nato nel luglio del 1931, ha esordito nel cinema alla fine degli anni '50 con film come "Il tempo si è fermato", "Il posto", "I fidanzati" privilegiando temi e sentimenti che resteranno centrali in tutta la sua lunga carriera. Le persone semplici, la celebrazione delle sue origini rurali e modeste, il quotidiano, il rapporto con la natura, le solitudini.
Tra i suoi film più famosi c'è "L'albero degli zoccoli" con cui vinse la Palma d'Oro al festival di Cannes, uno sguardo poetico sul mondo contadino, a cui è sempre rimasto legato. Altri successi importanti arrivarono con "Lunga vita alla signora!", premiato al Festival di Venezia con il Leone d'Argento e "La leggenda del santo bevitore", Leone d'Oro.
Nel 1993 per "Il segreto del bosco vecchio", dal romanzo di Dino Buzzati, scelse Paolo Villaggio, un evento raro per lui che ha sempre privilegiato attori non professionisti. E nel 2001 diresse lo storico "Il mestiere delle armi", con cui si aggiudicò 9 David di Donatello. Apprezzato a livello internazionale, ha collaborata con registi come Abbas Kiarostami e Ken Loach nel film "Tickets". Nel 2008 ha ricevuto il Leone d'oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia. Il suo ultimo film, "Torneranno i prati", era uscito nel 2014.
A cura di Askanews