#MeToo, Storaro a Cannes difende Allen e parla di "Ultimo tango"
Il direttore della fotografia al festival per "A rose in winter"
Cannes, (askanews) - Il movimento #Me Too a Cannes ha sfilato sul tappeto rosso e il tema dei diritti delle donne sta monopolizzando il festival. Il grande direttore della fotografia Vittorio Storaro, al festival per presentare il film "A rose in winter", dice la sua sulle accuse a Woody Allen, con cui ha realizzato gli ultimi tre film, e sottolinea l'infondatezza delle accuse a Bernardo Bertolucci per alcune scene di "Ultimo tango a Parigi".
"Io non conoscevo Woody Allen 20 anni fa, non ero presente, però da quello che so, che ho letto, che ho ascoltato, so che lui è stato accusato di aver fatto un abuso su una minorenne 20 anni fa, però è stato processato due volte, una volta a New York e una volta a Philadelphia credo, e tutte e due le volte è risultato innocente. Recentemente, però, è stato accusato anche Bernardo Bertolucci con Marlon Brando di avere fatto una violazione, un abuso su Maria Schneider, durante 'L'ultimo tango a Parigi'. Di questo io sono un testimone oculare, ero lì. Ero a un metro e mezzo da Marlon Brando e Maria Schneider mentre facevano quel tipo di scena. Ma io dico, ma siete tutte pazze? Ma come fate a pensare che una scena, in un film, recitata in un modo tale che ti può anche far credere, nella storia ti devi identificare, che possa essere accaduta, che sia vera? Quella storia è stata scritta in un copione, gli attori l'hanno letta, erano d'accordo nel farla e cinque minuti dopo scherzavamo e ridevamo. Questi sono degli abusi che molti giornalisti stanno facendo: sbatti il mostro in prima pagina, senza avere le necessarie ricerche, studi e conferme delle cose che stanno scrivendo".
A cura di Askanews