Starbucks, lascia il capo Howard Schultz. Sfiderà Trump nel 2020?
Il creatore della catena gestirà l'ingresso nel mercato italiano
Roma, (askanews) - L'era di Howard Schultz in Starbucks sta per finire. Dopo l'imprenditoria, nel futuro del 64enne che ha creato la catena di caffetterie più grande al mondo, potrebbe esserci la politica.
Dal 26 giugno lascerà gli incarichi di presidente esecutivo e membro del consiglio di amministrazione e gli sarà riconosciuta una presidenza onoraria. Poco più di un anno fa aveva ceduto a Kevin Johnson la carica di amministratore delegato.
In molti si chiedono se sarà lui a salvare il partito democratico, ancora senza un candidato per le presidenziali 2020 e a sfidare Donald Trump, ma gli investitori hanno reagito male alla notizia dell'addio. Preoccupa uno Starbucks senza il suo architetto: con lui la compagnia è passata da 11 negozi a oltre 28mila in 77 paesi. E il titolo Starbucks ha guadagnato il 21.000% dall'Ipo dell'azienda nel '92.
Schultz gestirà comunque la sfida dell'ingresso nel mercato italiano e supervisionerà l'apertura di una Starbucks Reserve Roastery a Milano a settembre prossimo.
A cura di Askanews