"Online-Connessioni pericolose", 7 casi per capire il cybercrime
Su Crime+Investigation dal 19 giugno, Conduce Elena Stramentinoli
Roma (askanews) - Ogni anno almeno 400 milioni di persone nel mondo sono vittime di crimini informatici, dallo stalking alla pedopornografia, dal cyberbullismo al sex extortion, fino alle truffe online. Dal 19 giugno, sul canale Crime+Investigation, alle 22, Elena Stramentinoli torna a raccontarci alcune vicende emblematiche di cybercrime in sette nuovi episodi di "Online-Connessioni pericolose", il programma realizzato in collaborazione con la Polizia postale. Si partirà dal caso di una studentessa di 15 anni di Trento, vittima di bullismo e decisa a suicidarsi ma salvata dal tempestivo intervento della madre, ma si toccherà anche la vicenda di Valentino Talluto, condannato in primo grado a 24 anni per lesioni gravissime, che ha contagiato con il virus dell'HIV diverse partner, alcune delle quali conosciute sul web.
"La nostra attenzione è prevalentemente sulle vittime, quindi il lato umano, perché è importante secondo noi il racconto della storia, perché è una storia che ci tocca tutti. In realtà quello che fanno le vittime è quello che facciamo noi abitualmente sui social. Tutte le vittime hanno compiuto una sottovalutazione del problema. Ho capito che c'è una profonda ignoranza e scarsissima conoscenza di quello che è Internet, di quello che sono i comportamenti da tenere on line".
I reati che sfruttano le nuove tecnologie informatiche legate ad internet sono un'emergenza sociale che può colpire tutti, giovani e meno giovani. Fortunatamente il numero delle denunce è in aumento: "Cerchiamo di fare anche un po' di prevenzione, in qualche modo. Cerchiamo anche di, soprattutto con i ragazzi, sensibilizzarli un pochino. La cosa che noi diciamo sempre anche ai ragazzi più giovani è cercare di interagire con le persone che si conoscono. La cosa che mi sento di dire è questa: attenzione perché prima di mandare foto, video, soldi. Siccome questa è la nuova frontiera del crimine, detto così sembra un po' esagerato, però è la verità, aumentano le truffe on line, aumentano la famosa 'man in the middle', quindi anche con le aziende. Lì bisogna assolutamente stare non solo con un occhio ma con tutti e due gli occhi aperti".
A cura di Askanews