San Marino, alla scoperta della Galleria Nazionale d'arte moderna
Un nuovo interessante museo per la piccola Repubblica
San Marino (askanews) - L'arte moderna conquista uno spazio nella Repubblica più antica del mondo: San Marino, la storica rocca circondata dalle colline romagnole, ha infatti presentato al pubblico la propria Galleria Nazionale, museo dedicato all'arte degli ultimi decenni, con una collezione intensa, pur nella sua dimensione espositiva abbastanza ridotta, che si muove tra una "Foresta vergine" di Emilio Vedova e una grande installazione filosofico-pop di Enzo Mari.
A fare gli onori di casa alla presentazione ufficiale della Galleria il segretario di Stato per la Cultura di San Marino, Marco Podeschi. "E' un'operazione culturale - ha spiegato alla stampa il ministro - che vuole inserire San Marino nel network molto più ampio dell'arte moderna e contemporanea. Vogliamo anche avere delle possibilità importanti: ci candideremo a ospitare la Biennale dei giovani artisti d'Europa e del Mediterraneo nel 2020. L'Università è un altro dei fulcri di questo progetto culturale e poi vorrei ricordare che San Marino è presente anche ala Biennale di Venezia: eravamo presenti l'anno scorso, siamo presenti quest'anno per l'architettura e saremo di nuovo presenti alla Biennale d'arte del prossimo anno".
Il museo è ospitato nella Loggia dei Volontari, un interessante edificio anni Trenta che è stato completamente ristrutturato, ed è stato allestito con la collaborazione scientifica del MA.GA di Gallarate, diretto da Emma Zanella. "E' una collezione - ha spiegato la direttrice - che ha ovviamente due anime, da una parte una internazionale, con artisti italiani e stranieri che sono entrati in collezione e dall'altra una giustissima attenzione agli artisti sammarinesi, che sono stati valorizzati non tanto in quanto provenienti da qui, ma perché hanno rappresentato negli anni giusti e al momento giusto una ricerca che si andava a collegare con quella internazionale".
L'apertura della Galleria Nazionale di San Marino, che coincide con il decennale dell'inserimento del piccolo Stato nella lista del Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, offre anche la possibilità di presentare al pubblico, sostanzialmente per la prima volta, una collezione che vanta diversi elementi unici, come ha spiegato Alessandro Castiglioni, responsabile dei Progetti speciali del MA.GA. "Avevamo due ordini di materiali: quello noto non esposto, come per esempio la celebre opera di Emilio Vedova che era risaputo essere uno dei più grandi acquisti di San Marino nel corso della storia, e opere invece che non solo non erano esposte, ma non erano nemmeno note".
Uno degli obiettivi dichiarati del progetto è anche quello di arricchire l'offerta turistica della Repubblica, già ora in forte simbiosi con la Riviera romagnola, che con l'arte punta a una destagionalizzazione dei flussi, oltre che a un maggiore ruolo sulla scena del moderno e contemporaneo.
A cura di Askanews