Allarme razzismo, botta e risposta al vetriolo tra Italia e Onu
Salvini e Moavero contro Bachelet: nessuna lezione agli italiani
Milano, 11 set. (askanews) - "Non c'è un allarme razzismo o persecuzione in Italia, i numeri smentiscono tutto questo, per fortuna".
Scontro aperto tra Italia e Nazioni Unite, dopo le dichiarazioni dell'Alto commissario Onu per i diritti umani, Michelle Bachelet, che ha annunciato l'intenzione di inviare un team in Italia e Austria per valutare "il forte incremento segnalato di atti di violenza e razzismo contro migranti, persone di discendenza africana e Rom". Il ministro dell'Interno Matteo Salvini è partito al contrattacco, smentendo l'allarme e minacciando il taglio dei fondi all'Onu.
"Da un'organizzazione che costa miliardi di euro - ha continuato salvini- a cui l'Italia stessa da più di 100 milioni di euro all'anno di contributi, e ragioneremo con gli alleati sull'utilità di continuare a spendere questi 100 milioni di euro, per finanziare sprechi, mangerie, ruberie e un organismo che vorrebbe venire a dare lezioni agli italiani e poi ha Paesi che praticano la tortura, la pena di morte, la sevizia, l'infibulazione, le spose bambine, il carcere a vita per gli omosessuali. Se fossi un dirigente dell'Onu avrei mezzo mondo in cui mandare gli ispettori. Fortunatamente il numero dei reati in Italia è in calo nei confronti degli italiani e nei confronti degli immigrati".
Secca la replica anche della Farnesina. Per il ministro Moavero Milanesi, intervenuto alla trasmissione Circo Massimo di Radio Capital, l'allarme è ingiusto e infondato.
"Francamente - ha detto - pensiamo che la terminologia utilizzata e gli epiteti destinati alla nostra Italia non siano appropriati, siano assolutamente infondati e riteniamo che sia utile un confronto nel senso politico per chiarire esattamente la situazione. Non dimentichiamo che l'Italia è da anni in prima linea sugli epocali flussi migratori".
L'Italia - ha precisato la Farnesina in una nota - ha salvato decine di migliaia di persone nel Mediterraneo... con una riduzione del 52% delle vittime di naufragi, dall'inizio del 2018, rispetto allo stesso periodo del 2017. Sforzi umanitari, politici, diplomatici, finanziari e materiali che hanno determinato la "contrazione dell'80% degli sbarchi di migranti sulle coste italiane e dunque, europee, negli ultimi 12 mesi".
A cura di Askanews