Grafene, Soccodato (Leonardo): presto applicazioni industriali

"In futuro potremmo replicare la retina dell'occhio umano"

    Milano (askanews) - "Abbiamo fatto una serie di esperimenti per l'applicazione del Grafene nello Spazio, siamo stati tra i primi, nel 2017, a fare un esperimento con le Università di Bruxelles e di Cambridge per utilizzare il Grafene per la dissipazione del calore a bordo dei satelliti e stiamo facendo esperimenti per delle vernici che consentano di assorbire le radiazioni che colpiscono velivoli o altri oggetti volanti. Quello che stiamo cercando di fare noi oggi è trovare una capacità di rendere il Grafene utilizzabile per preparazioni industriali. Stiamo lavorando su processi in grado di ripetere le sperimentazioni per rendere applicabile il Grafene in maniera ripetitiva sulle linee di produzione".

    Così Giovanni Soccodato, direttore strategie e innovazione di Leonardo, parlando a margine del convegno "Graphene: revolution is coming to Earth... and space" organizzato al Museo della Scienza di Milano da Leonardo, per parlare dell'utilizzo del Grafene in ambito aerospaziale.

    "Grafene - ha spiegato - è un materiale unico, estremamente innovativo, con caratteristiche rivoluzionarie. Pensiamo che nei nostri prodotti potrebbe migliorare le caratteristiche strutturali, ad esempio dei velivoli, potendo assorbire radiazioni, quindi rendendoli 'invisibili', aiutando a gestire la formazione di ghiaccio. Introducendo fibre in Grafene nei materiali compositi potremo renderli più flessibili, resistenti e performanti. Anche nel mondo dell'elettronica, grazie alla caratteristiche di superconduttività che ha il Grafene, possiamo pensare di avere dei circuiti più veloci, risolvendo un problema importantissimo come la dissipazione di calore".

    "Si parla anche di possibili applicazione in campo biomedicale - ha concluso - la sua capacità di intercettare la luce, per noi potrà consentire di creare sistemi ad infrarossi innovativi, più sensibili ma si pensa anche a possibili applicazioni per la sostituzione della retina dell'occhio umano. Sono ancora molto primordiali ma nel futuro è verosimile che anche queste applicazioni saranno possibili".

    A cura di Askanews