Bertolucci, Martone: rendeva universale la dimensione autoriale

IL ricordo del regista: una persona unica e un grande amico

    Roma, 27 nov. (askanews) - "Bernardo era un grande amico, provo dolore per la perdita di una persona specialissima e unica sul piano personale, la sua libertà artistica era pari a quella del suo pensiero. Ascoltarlo e stare con lui era un piacere, è dura pensare di non poterlo più fare. Poi c'è l'artista, il regista, c'è l'uomo che ha inventato un cinema, perché riusciva a mettere insieme la dimensione autoriale, legata alla sua terra d'origine, all'Italia, riuscendo a renderla universale".

    Il regista Mario Martone ricorda l'amico regista Bernardo Bertolucci scomparso a 77 anni, arrivando alla camera ardente a Roma in Campidoglio. E racconta un aneddoto: "Ho visto 'L'ultimo imperatore' in un cinema di Caracas, era incredibile, sembrava un nostro cinema degli anni '50, un enorme cinema pieno di famiglie e bambini che assistevano a bocca aperta e con gli occhi sgranati alla vicenda dell'ultimo imperatore cinese raccontata da un regista emiliano, con una produzione internazionale, una cosa fatastica, nessun altro è riuscito a fare una cosa del genere".

    A cura di Askanews