Probiotici per l'intestino: multiceppo e a elevata concentrazione
Una ricerca universitaria: 70 miliardi quantità ottimale
Milano (askanews) - Nel nostro intestino, che sia la scienza sia la vox populi confermano essere "il secondo cervello", vivono microrganismi fondamentali per la salute. L'insieme di questi batteri costituisce la microbiota intestinale e, nell'ottica di tutelarla, l'Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Scienze per gli alimenti, la nutrizione e l'ambiente, ha condotto una ricerca sui probiotici, microrganismi capaci di influenzare positivamente l'ecosistema intestinale.
Il punto, in un mercato dove i dosaggi e le tipologie di probiotici sono innumerevoli, è proprio la quantità migliore da assumere. Ne abbiamo parlato, a margine della presentazione della ricerca, con la professoressa Mariangela Rondanelli, docente a Pavia e coordinatore della Scuola di specializzazione di Scienza dell'alimentazione.
"Una ricerca molto interessante - ha detto ad askanews - che ha dimostrato come sia fondamentale assumere un certo quantitativo di probiotici, parliamo di 70 miliardi, in una composizione multiceppo. Questo permette al nostro intestino di beneficiare al meglio dell'assunzione di probiotici e poi la ricerca ha dimostrato che poi 70 miliardi sono risultati molto più efficaci".
La dottoressa, poi, ci ha spiegato anche le diverse possibilità di utilizzo dei probiotici, anche in soggetti sani, per i quali sono comunque molto utili. "I probiotici - ha aggiunto - vengono assunti in situazioni diverse: o per mantenere un benessere intestinale per lunghi periodi, soprattutto magari nei cambi di stagione, quando si sa che potrebbe esserci qualche problema gastrointestinale in più, oppure nei momenti critici, di stress, e poi ci sono delle patologie vere e proprie nelle quali c'è l'indicazione all'assunzione del probiotico".
L'evento di divulgazione della ricerca, nella sede di Eataly Milano Smeraldo, è stato realizzato dalla Sandoz, divisione del gruppo Novartis, che ha mostrato i propri integratori probiotici già presenti sul mercato.
A cura di Askanews