Giappone, campagna social dei monaci: si può fare tutto in tonaca
Dopo la multa a uno di loro che guidava con la veste tradizionale
Roma, (askanews) - Fanno acrobazie in aria, saltano a corda, combattono con la katana o con la spada laser come in Guerre Stellari. Monaci giapponesi tuttofare alle prese con le più svariate attività, mentre indossano la loro lunga veste tradizionale.
Si sono fatti immortalare o riprendere durante le esibizioni e le hanno condivise sui social come parte della campagna "Io posso fare questo in abiti da monaco", per dimostrare che possono fare davvero tutto e praticare discipline che richiedono movimenti ben precisi, anche con il lungo kimono.
La campagna è nata come risposta alla multa comminata a un monaco giapponese che guidava, secondo la polizia, con un abito "che avrebbe potuto rendere insicura la guida". Da qui la sfida.
C'è chi si è cimentato in salti mortali, chi si è divertito su un longboard e una donna ha sfoderato la sua abilità con la katana sulla neve.
La storia, pubblicata dal quotidiano giapponese Yomiuri Shimbun, che ha poi lanciato l'hastag della campagna, risale a settembre. Il monaco è stato fermato mentre guidava per andare a officiare a un funerale e si è rifiutato di pagare la multa di 6mila yen, poco più di 50 dollari. Il codice della strada giapponese proibisce di guidare con abiti che possano essere d'ostacolo alla sicurezza della guida e se non pagherà la multa, potrebbe essere processato.
A cura di Askanews