Ces 2019, Investitori e visibilità: il bilancio degli italiani
Ne parla da Las Vegas Fabrizio Rovatti di Area Science Park
Las Vegas (askanews) - A Las Vegas si è concluso dopo 4 giorni il Ces, Consumer electronics show, la fiera dedicata alla tecnologia e all'elettronica di consumo più grande e influente al mondo in cui 4.500 espositori hanno presentato i loro prodotti innovativi in tutti i settori: smart home, intelligenza artificiale, trasporti, 5G, sport, salute.
Fra questi c'era anche una nutrita rappresentanza italiana che all'Eureka park, l'area del Ces dedicata alle startup, ha riunito una cinquantina di imprese italiane a caccia di investitori e visibilità. Due obiettivi raggiunti, ha spiegato ad askanews Fabrizio Rovatti, di Area Science Park, l'agenzia pubblica per l'innovazione che, insieme a Teorema, ha portato con il progetto Tilt per la prima volta l'Italia al Ces nel 2018.
"Come seconda missione italiana è stata una esperienza molto positiva e significativa, rispetto all'altro anno abbiamo aumentato le startup, ingrandito lo stand e siamo riusciti a creare più opportunità per le imprese", ha spiegato. "Sappiamo che ci sono in agenda nelle prossime settimane incontri con venture capitalist, investitori o clienti diretti trovati negli Usa ma non necessariamente americani, il Ces è una vetrina dove tutto il mondo viene a vedere la tecnologia che viene creata in Italia, quindi i contatti sono i più diversi", ha aggiunto. Chiusa la 52esima edizione, si pensa già al 2020. "Stiamo già pensando all'anno prossimo, pensiamo di tornare al Ces con la terza missione; se il primo anno è stato un esperimento riuscito molto bene, quest'anno siamo riusciti a farlo ancora meglio perché abbiamo creato un percorso per aiutare le startup a interagire al meglio con gli investitori e con l'ambiente americano e il prossimo anno aggiungeremo sicuramente delle altre modalità per far crescere ancora la delegazione italiana".
A cura di Askanews