Spagna, nuove complicazioni per trovare il bimbo caduto nel pozzo
Nuovo scavo del pozzo parallelo, ma c'è ancora speranza
Madrid, 22 gen. (askanews) - Nuove complicazioni e nuovo stop alle ricerche per trovare il piccolo Julen, il bimbo di 2 anni caduto il 13 gennaio in un pozzo a Totalàn, vicino alla città spagnola di Malaga.
I soccorritori speravano di raggiungere la zona in cui si presume si trovi il piccolo, a circa 80 metri di profondità, tra martedì e mercoledì, ma i tempi si allungano a causa di difficoltà tecniche.
Un piano iniziale per raggiungere il bambino con un tunnel parallelo è stato abbandonato a causa dei continui crolli e smottamenti, così i soccorritori hanno iniziato a scavare un altro pozzo parallelo a quello in cui si trova Julen. L'idea era quella di metterlo in sicurezza con dei tubi e di far calare una squadra di minatori in una speciale gabbia per iniziare a scavare una galleria orizzontale di 4 metri che avrebbe dovuto collegare i due pozzi. Ma i tubi pensati per mettere in sicurezza il tunnel si sono rivelati troppo grandi.
"Sono comparse delle difficiltà tecniche, una volta raggiunti i 40 metri di profondità - ha spiegato il portavoce della prefettura di Malaga - i tubi non passavano più".
Il pozzo è stato ora nuovamente perforato per essere allargato.
Nonostante le chance di ritrovare Julen vivo siano poche, i soccorritori coltivano ancora qualche speranza, ha dichiarato alla France Presse Bernardo Molto, portavoce della Guardia Civile della provincia di Malaga.
A cura di Askanews