Non siamo pesci, davanti Montecitorio al grido di "porti aperti"

L'appello di Manconi e Veronesi richiama centinaia di persone

    Roma, (askanews) - Al grido di "Aprite i porti" e "Vergogna" centinaia di persone si sono radunate davanti Montecitorio, rispondendo all'appello "Non siamo pesci", promosso da Luigi Manconi e Sandro Veronesi con il collettivo #corpi.

    Manconi: "Attiveremo un sito per continuare a informare e ad attivare questa mobilitazione di cui oggi c'è stato il primo passo".

    A manifestare tanti privati cittadini, con cartelli che recitavano "Mio nonno emigrò" o "Forti con i deboli, deboli con i forti", "Basta! Fatti non foste...". Presenti anche le associazioni Emergency e Medici senza frontiere con le loro bandiere Gad Lerner, Alessandro Bergonzoni, Riccardo Gatti, le attrici Anna Foglietta e Vittoria Puccini:

    "È un concetto così semplice che ci può essere insegnato da un bambino. Cerchiamo di riconoscerlo e di farlo valere, parliamo, cerchiamo di far capire alla gente che non possiamo più girarci indietro e far finta di niente mentre le persone muoiono", ha affermato.

    Nell'appello si chiede di istituire subito una commissione parlamentare di inchiesta sulle stragi nel Mediterraneo e di realizzare una missione in Libia. Si chiede inoltre al Governo di offrire un porto sicuro in Italia alla Sea Watch e ai 47 migranti che si trovano ancora a bordo.

    A cura di Askanews