Governo diviso sulla Tav, Ue: Italia rischia di perdere i fondi
Salvini: "Di Maio mi spieghi perché non risolvere un problema"
Roma, 4 feb. (askanews) - Una spaccatura in seno al governo che anziché sanarsi allontana sempre più Lega e M5S: è quella sull'Alta velocità Torino-Lione (Tav), su cui è botta e risposta fra il ministro dell'Interno Matteo Salvini e quello del Lavoro Luigi Di Maio.
"Per noi questo governo deve andare avanti, ma sulle cose su cui siamo d'accordo, tra le quali non c'è la Tav in Val di Susa", ha detto Di Maio durante un convegno a Pomigliano d'Arco.
Quasi simultaneamente il ministro dell'Interno lo incalza al Giornale Radio Rai: "Voglio risolvere i problemi e finire
le opere lasciate a metà. Se costa di più fermare un'opera e
tornare indietro, che finirla e andare avanti togliendo tir dalle strade, inquinamento dall'aria e aiutando imprenditori e
pendolari non capisco perché bisogna fermarsi. Di Maio dice che
finché è al governo non si farà? Mi spieghi perché".
Nel frattempo da Bruxelles lo stallo sulla Tav provoca le domande dei cronisti e la Commissione Ue risponde che non si può escludere la possibilità di dover "richiedere all'Italia di
restituire i contributi europei già sborsati" dall'Ue se non potranno essere spesi entro un tempo ragionevole: in ballo ci sono 814 milioni di euro.
Il ministro competente, quello delle Infrastrutture Danilo Toninelli, affida a Twitter la sua rassicurazione: "L'Analisi costi-benefici sulla Tav è stata decisa da un Governo sovrano che vuole spendere al meglio i fondi pubblici. L'Ue stia tranquilla: tra pochi giorni avrà, come da accordi, tutta la documentazione".
A cura di Askanews