Combattere la fatica con integratori rigeneratori di energia
Prof. Cicero: usare sostanze coinvolte in metabolismo energetico
Milano (askanews) - Malessere e affaticabilità sono tra i sintomi aspecifici più spesso lamentati dai pazienti, tra cui quelli con patologie cardiache, che si rivolgono al medico di famiglia e un aiuto in questo tipo di problematiche può venire anche dagli integratori alimentari. Ne abbiamo parlato con il professor Arrigo Cicero del Dipartimento di Scienze Mediche e chirurgiche dell'Università di Bologna, nonché presidente della Società italiana di Nutraceutica, che ha sottolineato l'importanza di ricorrere alle stesse sostanze coinvolte nel metabolismo energetico.
"Quando il senso di fatica deriva da fattori più generali - ha spiegato ad askanews - una delle cose sulle quali si può intervenire positivamente con integratori specifici è il miglioramento della capacità dell'organismo di produrre materialmente energia. Alcuni integratori riescono a influire positivamente in questo settore, fra questi si possono citare la creatina e il D-ribosio o alcune molecole simili".
Il professor Cicero ha poi voluto sfatare l'opinione che la combinazione di molti prodotti sia garanzia di risultati migliori. "In realtà - ha detto il medico - i prodotti ben formulati, che possono dare un maggiore vantaggio rispetto al ridonare una quota di energia e reattività all'organismo, potrebbero contenere tranquillamente non più di due o tre componenti. In particolare per essere associati in maniera razionale, i componenti devono avere meccanismi di azione sul nostro corpo congrui e un esempio tipico nello specifico potrebbe essere proprio quello del D-ribosio e della creatina che, insieme, interagiscono positivamente sul metabolismo energetico e sulla capacità del corpo di ricreare energia".
Importante anche l'aspetto del consulto con il medico prima di procedere all'assunzione di integratori, per evitare, per esempio, interazioni con farmaci assunti dai pazienti. "Esistono altri casi - ha confermato il professore - in cui, indubbiamente, sarebbe molto meglio passare prima per un consiglio, se non per una prescrizione vera e propria, da parte di personale medico".
Consiglio che a maggior ragione viene esteso ai diabetici o alle persone con problemi renali. "Alcuni integratori finalizzati a migliorare l'energia o la percezione di energia - ha concluso il professor Arrigo Cicero - in realtà contengono grandi cariche di zuccheri e quindi possono alterare il controllo della glicemia nel paziente diabetico. Altri contengono quantitativi importanti di sali, che potrebbero essere sconsigliati in pazienti con insufficienza renale, pazienti che non riescono a eliminare quantitativi eccessivi di sali e che quindi potrebbero avere complicanze anche importanti. A maggior ragione la selezione dell'integratore dovrebbe essere suggerita solo da personale medico competente".
A cura di Askanews