Spazio, il rover di Exomars 2020 si chiamerà "Rosalind Franklin"
Sul veicolo anche una trivella costruita in Italia da Leonardo
Milano, 7 feb. (askanews) - Il rover della missione ExoMars2020 che cercherà i mattoni della vita su Marte ha un nome: Rosalind Franklin; la scienziata britannica che scoprì la struttura del DNA umano.
Un gruppo di esperti ha scelto il nome tra oltre 36mila proposte inviate dai cittadini di tutti gli Stati membri dell'Esa, l'Agenzia spaziale europea, nell'ambito di una competizione lanciata dall'Agenzia spaziale del Regno Unito, nel luglio del 2018.
Il rover di ExoMars 2020, missione congiunta tra ESA e Roscosmos, sarà il primo del suo genere a combinare la capacità di muoversi sul pianeta rosso e studiarne il sottosuolo. E lo farà grazie a una trivella italiana, costruita da Leonardo-Finmeccanica, in grado di scavare fino a 2 metri di profondità per raccogliere campioni di terreno da analizzare. Così, in una precedente intervista ad askanews, Marco Molina, responsabile ricerca e sviluppo Spazio di Leonardo, aveva illustrato i dettagli della missione.
"Marte - ha spiegato - rappresenta un'icona, un obiettivo. Parliamo di marziani quando vogliamo prendere in giro delle persone e invece questa volta vogliamo andare a vedere se effettivamente i marziani sono esistiti. Se mai sono esistiti oppure se esistono possono trovarsi solamente nelle profondità del pianeta perché uno strato di roccia li può proteggere sia da radiazioni ionizzanti sia da quelle ultraviolette che bombardano la superficie del pianeta".
Sul rover ci sarà anche un altro strumento italiano, un retroriflettore gemello di Larri, sviluppato da Asi e Infn e già presente sulla sonda InSIght della Nasa, che servirà a determinare con estrema precisione la posizione del lander su Marte. Il sito d'atterraggio scelto per "Rosalind Franklin" e l'Oxia Planum, vicino all'equatore marziano, zona ideale per esplorare un ambiente antico, un tempo ricco di acqua e che avrebbe potuto essere colonizzato dalla vita primitiva. I dati verranno trasmessi verso la Terra attraverso il Trace Gas Orbiter, la sonda della prima missione Exomars che orbita intorno a Marte dal 2016 studiando i gas dell'atmosfera marziana che potrebbero essere collegati all'attività biologica o geologica. In futuro, invece, sono già allo studio missioni congiunte Esa/Nasa per riportare sulla Terra campioni di suolo marziano.
L'ESA ha una lunga tradizione nel dare alle sue missioni e navette i nomi di grandi scienziati, anche italiani, ad esempio Bepi Colombo o Edoardo Amaldi.
Rosalind Franklin è stata una grande chimica britannica e una esperta di
cristallografia ai raggi X che contribuì a svelare la struttura a doppia elica del Dna umano. Ha anche dato un contributo duraturo allo studio del carbone, del carbonio e della grafite.
A cura di Askanews