Per i prodotti agricoli di qualità serve un giusto prezzo

EcorNaturaSì a convegno FAO: rendere consumatore consapevole

    Roma, (askanews) - Ai prodotti agricoli di qualità va riconosciuto un giusto prezzo, così da retribuire in modo equo chi coltiva la terra in condizioni di legalità, senza uso di pesticidi e fertilizzanti chimici, rispettando l'ambiente e puntando a un'agricoltura sostenibile. Un obiettivo che per essere raggiunto necessita di un consumatore attento e consapevole.

    Di questo si è discusso a Roma al convegno "Un giusto prezzo per un prodotto agricolo di qualità", promosso dalla Mountain Partnership della FAO, l'alleanza delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile delle regioni montane di tutto il mondo, fondata nel 2002 da Italia, Svizzera e FAO e che oggi conta 350 membri, tra governi e organizzazioni della società civile.

    Un'alleanza impegnata attivamente come spiega Giorgio Grussu, coordinatore progetti di Mountain Partnership: "L'obiettivo della Mountain Partnership è sostenere le comunità di montagna che sono le più vulnerabili tra tutte. Noi abbiamo lanciato un progetto con Slow Food e NaturaSì per la promozione dei prodotti tipici di montagna in diversi Paesi del mondo, attualmente 7 e lo stiamo estendendo ad altri Paesi. Alla fine di un processo di valutazione i prodotti migliori ricevono un'etichetta che chiamiamo 'narrante', che racconta la storia del prodotto e i suoi legami con il territorio e con le culture e le tradizioni locali. Noi vogliamo che il consumatore sia più informato e più consapevole perché solo in questo modo - spiega Grussu - sarà più propenso a pagare un prezzo maggiore, conoscendo il valore etico del prodotto che acquista e sapendo dove vanno a finire i soldi che spende".

    Per arrivare a un giusto prezzo, bisogna che il consumatore sia consapevole di tutto quello che c'è dietro a un prodotto di qualità che arriva sulla tavola. Ne è convinto, e non da ora, Fabio Brescacin, presidente di EcorNaturaSì, storico gruppo italiano di negozi biologici.

    "Il prezzo dei prodotti agricoli negli ultimi decenni è andato sempre diminuendo e questa è stata una delle cause da una parte dell'impoverimento delle campagne, sempre meno curate e i terreni sempre meno fertili, e poi di un impoverimento della qualità dei prodotti alimentari. Se vogliamo avere un prodotto di qualità - sottolinea Brescacin - e se dobbiamo avere anche un'agricoltura di qualità quindi salvaguardare il pianeta, dobbiamo riconoscere agli agricoltori un giusto prezzo. Chi riconosce il prezzo? Non il commerciante ma il consumatore, è lui che paga veramente. Purtroppo oggi il consumatore è inconsapevole, compra un prodotto e non sa tutto quello che c'è dietro. Quindi per noi il primo passo è rendere consapevole il consumatore di come si forma un prezzo. Ci vuole questa consapevolezza. Un'alleanza tra produttori, consumatori, commercianti per salvare l'agricoltura e la qualità del cibo".

    A cura di Askanews