Arriva la travolgente carica di "101 Dalmatian Street"

Cristina D'Avena canta la sigla della nuova serie Disney

    Milano, 8 mar. (askanews) - Torna l'irresistibile simpatia dei cuccioli di dalmata che hanno fatto sorridere intere generazioni di bambini. Da lunedì 18 marzo tutti i giorni alle ore 19.15 su Disney Channel arriva 101 Dalmatian Street. A dare la voce alla sigla di questa travolgente serie è la regina dei cartoni animati Cristina D'Avena, che interpreta per la prima volta una canzone ufficiale di Disney.

    "Per me è stata una bellissima opportunità, mi sono molto emozionata, soprattutto quando me lo hanno chiesto e spero di continuare ancora questa collaborazione. E' stata una cosa molto importante, ne ho cantate tante, non avevo mai cantato una sigla Disney, finalmente dopo tanti anni ne ho cantata una anche io".

    La nuova serie prodotta interamente in Europa e sviluppata dal team di animazione originale Disney basato in Gran Bretagna, si ispira al romanzo del 1956 di Dodie Smith e al classico film del 1961 di Walt Disney, La Carica dei 101, ma con tante novità soprattutto grafiche.

    "La carica dei 101 l'ho vista svariate volte con i miei, ora questa serie animata è un po' diversa, più moderna, più dinamica, più veloce, molto colorata. L'approccio è molto diverso però è molto carina, interessante, dinamica ma soprattutto colorata e quindi va benissimo perchè i bimbi di oggi hanno bisogno di tanto colore e tanta vivacità e dinamicità, e i personaggi chi susseguono sono dinamicissimi e quindi va bene".

    Nella serie manca la perfida Crudelia De Mon, un ruolo che Cristina non si sentirebbe di interpretare il perchè lo spiega lei. "Mi potrebbe intrigare ma devo capire se sono capace. Quando io mi arrabbio mi ridono in faccia perchè non sono credibile, pensa quindi se posso fare Crudelia De Mon perchè quando mi arrabbio non ci crede nessuno ma ci posso provare".

    Cristina ama davvero i cani, ne ha avuti tanti e del rapporto con loro dice così. "Ho un rapporto bellissimo con loro sono eccezionali bisogna averli per capire quello che ti danno".

    A cura di Askanews