Il Pentagono diffonde nuove immagini del blitz contro al Baghdadi
Dna confrontato con quello raccolto durante la detenzione in Iraq
Washington, 31 ott. (askanews) - Il Pentagono ha diffuso nuove immagini e video del blitz in Siria contro l'edificio dove si trovava il leader dell'Isis al Baghdadi. Nelle immagini aeree si vedono le forze Usa bersagliate dai colpi di piccole armi da fuoco provenienti da diverse direzioni, durante l'avvicinamento all'edificio.
Il generale Frank McKenzie ha spiegato che il Dna usato per confermare l'identità di al Baghdadi viene da campioni raccolti durante la sua detenzione al Camp Bucca in Iraq. Il generale ha anche precisato che, con al Baghdadi, nel tunnel sono morti due bambini, non tre come precedentemente annunciato.
Secondo la ricostruzione fornita dal presidente degli Stati uniti, Donald Trump, l'emiro si sarebbe fatto esplodere coi figli con un giubbotto-bomba dopo essere scappato all'interno di un tunnel. Dopo il raid, il compound è stato completamente distrutto.
Non confermate, invece, le circostanza secondo le quali al Baghdadi, prima di morire, piangeva e urlava, come dichiarato sempre da Trump.
McKenzie ha comunque assicurato che nel corso del raid si è fatto il possibile per evitare morti civili e per salvare i bambini ma non è stato in grado di fornire il numero di militanti Isis morti nell'operazione.
Il generale ha aggiunto, infine che dopo essere stati identificati in una base americana, i resti di al Baghdadi sono stati buttati in mare, confermando, però, il sospetto che l'Isis "possa tentare qualche forma di rappresaglia".
A cura di Askanews