Coronavirus, 17enne negativo, terapia intensiva per cinesi a Roma

Più controlli porti e aeroporti; accordo Twitter contro fake news

    Roma, 4 feb. (askanews) - Il ragazzo italiano di 17 anni, rimasto a Wuhan con la febbre, e non rimpatriato il 3 febbraio con gli altri 56 connazionali, "sta bene e non ha il coronavirus", fa sapere il vice-ministro degli Esteri Pierpaolo Sileri. E ora il ministro degli Esteri si sta attivando per farlo tornare in Italia".

    Alla riunione della task-force del ministero della Salute con il ministro Roberto Speranza si è deciso invece di "rafforzare i controlli e il personale medico e sanitario" in tutti gli aeroporti e i porti. A Roma Fiumicino si stanno attivando corridoi sanitari e scanner termici su tutti gli arrivi. Una risposta indiretta ai governatori leghisti di Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e al presidente della provincia autonoma di Trento, che lunedì hanno chiesto di mettere in isolamento i bambini rientrati dalla Cina.

    Speranza ha annunciato inoltre un accordo con Twitter contro le fake news sull'emergenza del virus, mentre il ministero della Salute sta dialogando anche con Google che ha adottato, a livello globale, una iniziativa analoga con l'Oms.

    Si sono invece aggravate le condizioni dei due cittadini cinesi provenienti dalla città di Wuhan positivi al test del nuovo coronavirus, attualmente ricoverati allo Spallanzani a Roma. "Nelle ultime ore hanno avuto un aggravamento delle condizioni cliniche a causa di una insufficienza respiratoria. Pertanto è stato necessario un supporto respiratorio in terapia intensiva", secondo il bollettino medico.

    A cura di Askanews