Innovazione sociale: dalla cooperazione un patto per lo sviluppo

Al Social Innovation Campus confronto sull'economia di comunità

    Milano, 7 feb. (askanews) - L'impresa cooperativa come naturale interprete dei nuovi modelli economici di comunità e di creazione di valore condiviso sui territori: è quanto è emerso nel corso del confronto al Social Innovation Campus, promosso a Mind da Fondazione Triulza.

    Dinanzi ai cambiamenti e alle crisi che l'attuale evoluzione economica sta portando nel Paese, sono numerosi gli strumenti con i quali oggi la cooperazione rafforza il suo ruolo sociale. "Parliamo tanto del dei territori del margine, delle aree interne del Paese che sono a rischio spopolamento: ecco attraverso la cooperazione di comunità noi cerchiamo di dare valore ai beni comuni esistenti in queste comunità e di fare protagoniste le persone per cercare di creare quelle condizioni che consentano a queste comunità di trovare nuova vita - ha spiegato nel suo intervento Mauro Lusetti, presidente di Legacoop nazionale e presidente Coopfond, Fondo mutualistico per la promozione cooperativa - Altri elementi importanti sono lo sviluppo e l'evoluzione della nuova cooperazione attraverso progetti come Coopstartup, che riescono a dare una prospettiva di lavoro a giovani neo laureati che diversamente troverebbero per altri percorsi e altre vie, soprattutto quella di andare all'estero. Un terzo elemento, che ha un fortissimo valore sociale in un contesto dove un pezzo della industria italiana si sta si sta dileguando. è il workers-buyout: è uno strumento attraverso il quale i lavoratori di un'impresa fallita, mettendo a disposizione gli ultimi danari che gli derivano dalla Naspi o da altre legislazioni, recuperano l'impresa e le ridanno nuova vita. Sono esempi di come la cooperazione può essere vissuta come strumento di coesione sociale che mantiene inalterata nonostante i suoi 134 anni tutta la sua funzione sociale tutta la sua modernità".

    Marco Menni, vicepresidente vicario di Confcooperative nazionale, ha sottolineato a sua volta come la formula cooperativa sintetizzi in concreto un elemento fondamentale per lo sviluppo di una nuova fase sociale ed economica: la condivisione responsabile di valori e impegni.

    "La cooperativa è un modello, è un soggetto giuridico dentro al quale ognuno porta ciò che ha e insieme agli altri condivide un processo: quindi il patto diventa fondamentale. Oggi credo che la sfida maggiore sia ripensare "un patto" - ha argomentato Menni - il privato da solo non riesce a portare innovazione sociale, il cittadino da solo non ce la fa, e l'impresa anche cooperativa, già sperimentata che agisce ed è presente sui territori, da sola non ce la fa. I giovani sono quelli che riescono a rilanciare un pensiero di patto proprio perché guardano al futuro e sono disinteressati nel breve".

    E da quanto si è visto e ascoltato al primo Social Innovation Campus si può confermare che proprio i giovani hanno dato una ulteriore conferma a questa lettura partecipando in oltre seicento ai lavori del campus con proposte e indicazioni puntuali sullo sviluppo del territorio di Mind.

    A cura di Askanews