Coronavirus, russi in Italia: in 3 settimane disinfettate 60 Rsa

Militare Gorshkov: italiani amichevoli ci fanno sentire necessari

    Milano, 15 apr. (askanews) - Mentre divampa la polemica politica a livello nazionale e regionale sulle Rsa, tra accuse, contagi e il dramma dei decessi, i militari russi - parte di un'altra polemica, quella nata proprio per la loro presenza in Italia, Paese Nato - continuano il loro percorso di bonifica nella bergamasca.

    In queste immagini Simone Tangorra, sindaco "anti-Lega" di Stezzano, che nei giorni scorsi aveva espresso amarezza per le tante morti, ringrazia le truppe russe per un lavoro non semplice.

    Andrei Gorshkov, comandante del reparto per procedure speciali:

    "Il lavoro non è pesante, ma necessario. Omai non è il primo giorno per me che faccio questo lavoro. Gli italiani sono molto amichevoli con noi, si sente che siamo necessari. All'inizio era difficile. Perché (praticare la disinfezione) è difficile per la respirazione e le condizioni della persona: è un lavoro quotidiano e si fa sentire. Ma la terza settimana si sta concludendo e ci siamo abituati. Il lavoro ferve, e iniziamo a capire anche come ottimizzarlo".

    Fino a oggi gli specialisti di disinfezione russi in stretta collaborazione con i colleghi italiani hanno sanificato più di 60 Rsa in oltre 55 località della bergamasca. Sono invece 32 i medici russi che lavorano nell ospedale da campo di Bergamo: finora hanno curato 31 malati di Covid19, di cui 8 sono già dimessi. E in attesa della Pasqua ortodossa (domenica 19 aprile) gli Alpini hanno fatto anche gli auguri al contingente russo.

    A cura di Askanews