Jovanotti parla del docutrip in bici: 2 mesi di felicità estrema

Dal 24 aprile su Raiplay "Non voglio cambiare pianeta"

    Roma, 22 apr. (askanews) - "Due mesi di felicità estrema, perché mi trovato in una situazione bellissima, una natura meravigliosa, che mi metteva anche alla prova facendo quasi 200 chilometri al giorno in bicicletta, stando sui pedali 10-12 ore, dentro terre sconfinate, senza nessuno, con pochissimi incontri. Questi incontri erano belli, perché poi alla fine quando vedi arrivare un tipo in bicicletta, con i bagagli, tutto sudato, distrutto, le persone si pongono in una maniera molto amichevole, ti vengono quasi in soccorso": così Jovanotti parla di "Non voglio cambiare pianeta", un docutrip musical-avventuroso che ripercorre una pedalata di 4000 chilometri in sedici puntate, online dal 24 aprile su Raiplay.

    "Ho pensato subito a Raiplay, prima di tutto perché sono un fan di Raiplay, quando è nata sono stato tra i primi a scaricarmi l'app, con grande entusiamo - ha ricordato Jova, confidando - questa cosa è fantastica, basta pensare all'archivio che ha la Rai. Raiplay rappresenta la natura più forte della Rai a cui sono legato personalmente, perché la Rai produce cultura e la produce prima di introdurla nel mercato per me".

    Quella di Jovanotti è un'avventura umana e sportiva vissuta pochi mesi fa tra Cile e Argentina. Un'impresa in solitaria, prima che lo stare soli fosse un'impresa da vivere tutti insieme. Sessamta ore di girato

    in soggettiva realizzato con una Go-pro e un cellulare sono

    diventati un programma a puntate per riflettere sulla natura e

    sull'umano in modo divertente e spontaneo. Da Santiago del Cile a Buenos Aires, attraverso deserti, coste oceaniche, parchi nazionali, le Ande, le Pampas, i villaggi sperduti e la grande città. Per Lorenzo "la strada ha sempre delle risposte alle nostre domande e ha la capacità di riempirmi il cuore e quindi sono partito per questa avventura a bordo della mia bicicletta

    Hippogriff".

    A cura di Askanews