L'8 maggio esce "Gingko Biloba", il nuovo video di Naomi Berrill

È l'ultimo affascinante lavoro dell'artista irlandese

    Roma, 4 mag. (askanews) - Il suono del violoncello sembra accompagnare le foglie che cadono e si liberano nel vento. Hanno una forma particolare, appartengono a un albero - il Gingko biloba - che risale a 250 milioni di anni fa, un inno alla resistenza della Natura. E per il loro aspetto, le foglie di gingko sembrano racchiudere un

    mistero, un significato segreto.

    "Ginkgo Biloba" è il nuovo video della violoncellista e

    cantautrice irlandese Naomi Berrill, realizzato da Mirror

    Production. Il Singolo anticipa l album Suite Dreams, in uscita

    l 8 maggio per Warner Music in collaborazione con Casa Musicale

    Sonzogno.

    Questo il link per il pre-order del disco sulle principali

    piattaforme:

    https://lnkfi.re/NaomiBerrill_SuiteDreams

    Una canzone ispirata all omonima poesia del poeta tedesco Johann

    Wolfgang von Goethe, che torna 200 anni dopo liberata dalle note

    del violoncello di Naomi.

    Tra la natura - dai colori caldi e autunnali - del Parco delle

    Cascine a Firenze e i boschi dell Olmo a Fiesole, le atmosfere

    industriali e sospese dell ex Manifattura Tabacchi, l artista

    suona sola con il suo strumento, mentre tre ballerini ne

    accompagnano i ritmi con movimenti lenti e delicati.

    Una clip che proprio come le foglie del ginkgo biloba -

    apparentemente composta da parte diverse - unisce musica, poesia,

    danza e natura per creare un insieme unico di meraviglia e

    stupore.

    I danzatori sono Jari Boldrini, Noemi Biancotti e Linda Pierucci,

    partner consolidati di Naomi nei progetti con la Compagnia

    Virgilio Sieni.

    "Il Gingko è la rappresentazione vivente della capacità delle

    piante di resistere alle avversità": sottolinea il celebre

    botanico Stefano Mancuso. "Una specie la cui età è per noi,

    giovani umani, del tutto inimmaginabile. Appare sulla terra

    durante il Permiano, all incirca 250 milioni di anni fa, e da

    allora superando qualunque tipo di problema è riuscito ad

    arrivare fino ai nostri giorni. È la mia pianta preferita, ultima

    rappresentante della famiglia delle Ginkgoaceae. Ha visto

    scomparire nel corso della sua lunghissima vita ogni pianta che

    le fosse anche lontanamente imparentata. Ogni volta che ne

    incontro una o uno (il Gingko ha sessi separati) penso che una

    vita lunga non è sempre una benedizione, ma poi guardo

    l aggraziato e felice muoversi delle sue foglie, e cambio idea".

    Dopo i primi due album, From the Ground e To the Sky, dedicati

    rispettivamente alla terra e all acqua, in questa traccia come in

    tutto il disco l artista torna a immergersi negli elementi

    naturali - abbracciandoli tutti - in un dialogo costante

    costruito nel rispetto e nella delicatezza.

    "Sta succedendo una cosa in questo momento surreale": dice Naomi.

    "La adre Terra e gli elementi sono liberi come non mai e

    subiscono meno la pressione esercitata dall'essere umano in

    movimento. La Natura si sta riprendendo i suoi spazi, e anche se

    ognuno di noi mai avrebbe voluto vivere un momento come quello

    attuale, ci stiamo forse rendendo conto di quanto alcuni dei

    nostri comportamenti siano poco compatibili con l ambiente in cui

    viviamo".

    A cura di Askanews