Francesco Vezzoli: oggi non mi sento un artista, solo un uomo

"Questa emergenza ci ha tolto le definizioni professionali"

    Milano, 5 mag. (askanews) - "Io penso che quello che sta

    succedendo tolga a ognuno di noi le nostre definizioni

    professionali; è una cosa talmente forte, talmente violenta che,

    so che è banale e prevedibile e forse anche superficiale fare il

    paragone con la guerra, ma in qualche modo veramente porta con sé

    una grande quantità di similitudini con le guerre vissute dalla

    storia europea". LO ha detto ad askanews l'artista Francesco

    Vezzoli, parlando della situazione che si sta vivendo in Italia e

    nel mondo per l'emergenza sanitaria e la crisi innescata dalla

    pandemia di Coronavirus.

    !Anche a quei tempi - ha proseguito Vezzoli - un uomo era un uomo

    e doveva andare a combattere, che facesse l'artista o che facesse

    lo stilista o il fotografo... Io sinceramente quando guardo le

    news non mi sento un artista, ma mi sento un uomo e mi sento

    anche piuttosto disperato".

    A cura di Askanews