Piovella (Soi): pandemia ci fa capire che servono più oftalmologi
Mille in più e più centri sul territorio
Milano, 29 mag. (askanews) - Un simposio storico ed estremamente contemporaneo, dedicato alla riorganizzazione dell'attività assistenziale oculistica, dopo lo tsunami pandemia. Per la prima volta la Società Oftalmologica Italiana, la più antica società medico scientifica specialistica nel nostro Paese, tiene il suo tradizionale congresso in forma virtuale.
Matteo Piovella, Presidente della Soi, spiega che tra gli eventi chiave c'è il "Manifesto del Cambiamento", che si pone come obiettivo mille oculisti in più per i pazienti italiani. E spinge sui centri oftalmologici di quartiere, proprio in un momento chiave per la Sanità, con una crisi Coronavirus che ha dimostrato quanto sia importante per la medicina il territorio, e viceversa.
La lezione che ha dato la pandemia può diventare una marcia in più:
"Io non voglio essere a tutti i costi positivo, però considero questa pandemia una grande opportunità" afferma il presidente di Soi, che rappresenta un punto di riferimento per 7 mila medici oculisti. "Ovvio che il manifesto che dovrebbe valere come obiettivo su 2020-2021, è un manifesto che ha radici un po' più lontane, basato sulla situazione pre Covid19. Senza muovere critiche a nessuno la situazione era già un po' sofferente.
Siamo una specialità con lunghe liste di attesa, quindi evidentemente abbiamo una carenza di medici oculisti. Abbiamo la richiesta di prestazioni, cioè di assistenza, che aumenterà in pochi anni di tre volte. Sono dei numeri impegnativi. Quindi quale miglior opportunità per dare delle risposte semplici?".
Servono strutture agili distribuite sul territorio, dichiara Piovella.
"Abbiamo bisogno di impegnare al servizio della gente 1000 medici oculisti in più. Abbiamo bisogno che questi 1000 oculisti vengano sfruttati, mi perdoni il termine, in un centro costruito per l'oculistica, perché l'oculistica è una specialità a parte, un mondo a parte, ha una responsabilità drammatica, poiché ha gli strumenti per evitare la perdita della vista delle persone".
Il presidente Soi avverte inoltre che in questi tre mesi non sono state eseguite 4 milioni di visite e 250.000 interventi salva vista. Ma le malattie devono essere curate. E quindi il fatto di avere degli strumenti efficaci e poter rassicurare le persone sulle visite future è proprio il messaggio da dare oggi.
A cura di Askanews