Wag sì, wagliona no: Ilenia Betti coniugata Di Natale
Empolese contadina. Arpia. Dispregiativo vesuviano che finisce in -iavica. Cessa. Da questi epiteti che i napoletani le indirizzano persino ora che suo marito non è più carne da calciomercato ma “attaccante svincolato” (pitbull?), Ilenia Betti coniugata Di Natale, è scalfita meno che dalle diete. Wag sì, wagliona no: stando ai rumors (balle) sarebbe stata lei a impedire a Totò, all’Udinese dal 2004, di dare al San Paolo un Maradona indigeno. “Neanche in vacanza viene a Napoli”, disse Aurelio De Laurentiis. Ilè, futtatenne deve aver cominciato a dirselo presto, già quando aspettava che Totò la sposasse. Giacché tardava, gli disse “o mi sposi o ti lascio”.
Lui lo fece, diventò campione e lei primadonna con le cosce in Italiavisione, inscalfibile alle chiacchiere sulla sua silhouette non conforme al paese che vuole miss curvy dottorate e wag oche e gnocche. Mai una polemica, presa com’è da attività cerebrali, figli, matrimonio, imprenditoria (ha una linea di abbigliamento). E dalle passeggiate in piazza della Libertà, al fresco friulano da cui si ripara nei tailleur. Tubini e Laboutin ogni tanto, per i selfie mossi. Mamma, mica icona.
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